Zoppo, allezzito, secco, allampanato,
briào fisso, pazzo che traballa
Cutolo va, o meglio, resta a galla
in cima ar fiasco che s’è già scolato.
Sembra un monatto, invece è un appestato;
vecchi brugins, una maglietta gialla,
cuffia all’orecchi, radio sulla spalla
ragiona come fusse un avvòato.
Ce l’ha cor mondo; sulla stessa incudine
batte l’offese a còrpi di martello:
” vattela a piglianculo… boia deh! “
Sembra il ritratto della solitudine
che canta uno sbracato ritornello
sonando una ‘hitarra che nun c’è.