EMERGENZA PROFUGHI misure di accoglienza della Regione ai Comuni:
accogliere un immigrato ogni 600 abitanti, nei prossimi giorni i Comuni in provincia di Pisa accoglieranno 155 richiedenti la protezione internazionale.
Pisa è una delle province che meglio delle altre ha interpretato il tema dell’accoglienza, ad oggi accoglie 334 migranti. A causa degli incessanti e massicci sbarchi sulle coste dell’Italia, che continuano a registrarsi con ancora maggior frequenza nel periodo estivo, urge l’accoglienza ai profughi richiedenti la protezione internazionale, ogni chiusura e diniego contrasta apertamente con la Costituzione., non è «un richiamo né certamente un obbligo», ma un appello alla responsabilità. Perché alla Toscana – spiegano Rossi e Biagiotti – il governo ha chiesto uno sforzo ulteriore. Il modello sostenibile – ribadisce il governatore – è quello dell’accoglienza diffusa, sola alternativa alle tendopoli. Serve dunque che Comuni riluttanti ritrovino «la cultura della solidarietà e dei diritti umani per la quale questa terra è famosa nel mondo». In Toscana sono assegnate 1.388 persone,di cui 155 profughi da distribuire nei comuni situati nella provincia di Pisa. Anci, Prefetture e Regione, Società della Salute, stanno lavorando in questi giorni per creare le condizioni, anche di concerto con Inail, perché i migranti possano svolgere volontariamente dei lavoro di pubblica utilità nelle comunità che li ospitano, per garantire anche un percorso di vera integrazione che si aggiunge al piano della sola accoglienza e ospitalità. Non una cosa da poco, Pisa dovrà darsi da fare se vuole raggiungere entro fine settembre il tasso di accoglienza chiesto dalla Regione. I comuni hanno quasi saturato le disponibilità alloggiative della provincia di Pisa, infatti dei 37 Comuni della provincia appena 8 ospitano più profughi del necessario. Al vertice convocato nelle scorse ore in prefettura a Pisa con la Società della Salute, a cui erano stati chiamati tutti i sindaci nella provincia, non erano presenti i 9 Sindaci del no, coloro che ancora non hanno scovato uno straccio di alloggio per ospitare migranti. I comuni si dovranno mettere in cerca di posti per accogliere i profughi, in proporzione al numero di abitanti, per mettersi in regola come ha chiesto la Regione, altri Comuni invece proprio di ospitalità finora non sembra volerne sapere. All’opposto in quando a solidarietà, spicca San Giuliano Terme, per i suoi 31.411 abitanti gli spetterebbero 52 profughi. Siamo ad inizio agosto e si fa carico di ben 120 persone, un settantina, quasi tutti uomini, piazzati al Cottolengo ad Arena Metato. Nigeriani, malesi, senegalesi. Un po’ troppi, secondo il vicesindaco Franco Marchetti, tanto che ad un certo punto del vertice gli tocca alzare la voce: «Va decongestionato – dice – quel posto scoppia. E va bene fargli fare qualche lavoretto, pulire i giardini, ma per molta parte del tempo si annoiano, sono senza soldi e se ne vanno a spasso. E magari finisce che si infilano in brutti giri. Doveva essere una struttura cuscinetto, da usare per le visite mediche all’arrivo. Invece è una maxi struttura, altro che accoglienza diffusa» .
MP.