L’età media di insorgenza è tra i 15 e i 19 anni, ma si sta abbassando. Un fenomeno che si nasconde tra le pieghe della società spesso sotto falso nome, coperto di giustificazioni e pregiudizi, dal costo in vite altissimo. Cosa rende oggi l’anoressia, la bulimia e le dipendenze da cibo così diffuse? Cosa alimenta l’ossessione per l’immagine e per il corpo di tanti giovani donne e uomini del nostro tempo? Come mai il cibo è diventato oggetto di tante passioni e fonte di tanti problemi?
Il disturbo del comportamento alimentare è uno dei disagi giovanili più diffusi e meno raccontati. Per questo Rai3, in collaborazione con Ballandi, nel pieno della sua missione di servizio pubblico ha voluto puntare una luce su questo dramma che coinvolge molte famiglie italiane realizzando il nuovo programma Fame d’Amore, dopo il grande successo della prima puntata, andata in onda lunedì 11 maggio in seconda serata su Rai3. Lunedì 18 maggio alle ore 23,15, potremo assistere alla seconda puntata di questa docuserie.
Una docuserie in quattro puntate, condotta da Francesca Fialdini (nella foto) e ambientata dentro due comunità italiane di eccellenza: due luoghi dell’anima che accolgono e curano le ferite di queste patologie, Villa Miralago il più grande centro residenziale di cura terapeutica per DCA convenzionato con il SSN (Servizio Sanitario Nazionale), d’Italia (Cuasso al Monte Varese) ed a Palazzo Francisci (Todi).
Fame d’Amore è racconto delle difficili fasi che attraversano i ragazzi e le loro famiglie, della lotta per uscire dalla malattia, dall’arrivo in comunità fino al ritorno alla vita di tutti i giorni. Grazie al supporto del team di esperti delle due comunità all’avanguardia nella cura dei disturbi alimentari, verranno documentate tutte le fasi di un lungo percorso a ostacoli, in cui il cibo, il corpo e l’amore sono gli strumenti fondamentali per la rinascita.