Pisa, 3 febbraio 2017 – “Ho trovato un partito unito e deciso a non lasciare questa realtà nelle mani delle destre” così la ministra all’Istruzione, Ricerca e Università, Valeria Fedeli, al termine dell’incontro col gruppo dirigente del Pd pisano tenuto ieri sera. La candidata del centrosinistra nel collegio senatoriale di Pisa è fiduciosa: “siamo una bella squadra e abbiamo le energie e le intelligenze per vincere anche questa sfida, l’importante è riuscire a lasciarsi subito alle spalle le discussioni che inevitabilmente nascono quando si tratta di comporre liste e scegliere candidati. Dobbiamo puntare al vero obiettivo di questa campagna elettorale che è da una parte consentire a questo territorio di essere rappresentato in Parlamento e dall’altra costruire le premesse affinché il buon governo del Pd e dei suoi alleati, sia a Pisa che a livello nazionale, non venga disperso”.
Con i dirigenti Pd di Pisa Fedeli in particolare ha sottolineato come sia importante costruire un rapporto diretto coi cittadini assicurando, da parte sua, che rappresenterà un punto di riferimento per le persone e le amministrazioni della provincia di Pisa. “Questo del resto è il significato più autentico del collegio uninominale: un rapporto diretto e di fiducia fra elettori e candidato ed è questa una delle cose che più mi convince della nuova legge elettorale perché finalmente ci potrà essere un reale avvicinamento fra cittadini e politica” spiega Fedeli. “I pisani mi vedranno non solo in questi giorni di campagna elettorale, ma mi ritroveranno al loro fianco anche dal 5 marzo in poi. Mi troverà il semplice cittadino come il sindaco o l’imprenditore perché sarò davvero la rappresentante di questo territorio”.
Quanto al risultato finale Fedeli non ha nascosto una buona dose di scaramanzia. E’ vero che tutti i sondaggi la danno in testa sugli avversari, tuttavia con i dirigenti Pd è stata netta: “guai a pensare che sarà una passeggiata in discesa, gli zoccoli duri non esistono più, e quindi ogni voto va conquistato con decisione, perché ogni voto potrà essere quello decisivo”. Un principio che per la ministra deve essere ben spiegato al cittadino. “Vince chi avrà anche un solo voto in più, la sfida quindi non è a sinistra, non con chi è uscito dal Pd. La sfida è battere le destre, sia quelle che innalzano la bandiera a 5stelle sia quelle leghiste. Occorre far capire a tutti gli elettori di centrosinistra che, come ha ricordato il professor Prodi, che se si vuole l’unità del centrosinistra c’è da votare chi lavora per quell’unità, cioè il Pd, non per chi scommette sulle divisioni che già abbiamo pagato a caro prezzo anche qua vicino come a Cascina e Livorno”.