San Miniato (Pisa9, mercoledì 13 marzo 2019 – “La libera ricerca dovrà rimanere l’architrave di ogni normativa che voglia regolamentare la ricerca del tartufo e le associazioni dei tartufai dovranno essere premiate nell’assegnazione delle risorse da parte della Regione Toscana”. E’ quanto auspicato da Simone Giglioli, candidato sindaco per il Centrosinistra a San Miniato in occasione dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi con l’Associazione tartufai delle colline sanminiatesi e con le aziende che commercializzano il tartufo fresco e trasformato. La legge regionale vigente infatti prevede che il 90% delle risorse incamerate dalla Regione attraverso la tassazione sulla ricerca del tartufo debbano tornare sui territori, ma il meccanismo amministrativo non è ancora perfettamente entrato a regime. “Solleciteremo Giunta e Consiglieri regionali perché il mondo del tartufo non può più aspettare – prosegue Giglioli – e l’attenzione nei confronti degli interventi di miglioramento ambientale dovrà essere il criterio principale per l’assegnazione”.
Con gli operatori economici si è parlato della Mostra del Tartufo e di tutta l’iniziativa promozionale del territorio legata al tartufo, rilevando il consenso da parte degli operatori e il loro stimolo a proseguire nel percorso di qualificazione ormai intrapreso da alcuni anni. “San Miniato dovrà essere sempre di più Città del Tartufo tutto l’anno, poiché ogni stagione ha la sua tipologia di tartufo che merita di essere conosciuta valorizzata e tutelata – aggiunge Giglioli -. In particolare faremo nostra una istanza specifica emersa nel confronto con gli operatori economici: rafforzeremo la segnaletica sul territorio che attesti l’appartenenza di San Miniato alle Città del Tartufo”.
“Le ultime novità introdotte dal legislatore in particolare in materia fiscale sono state ben accolte da tutto il mondo del tartufo – conclude Giglioli -. E’ stato fatto un passo in avanti nella direzione della tracciabilità e quindi della ricostruzione completa della filiera. I tempi cominciano ad essere maturi per iniziare un vero ragionamento su una certificazione di qualità e di tutela del tartufo locale. Lancio la proposta di fare di questo tema, uno dei temi centrali della Mostra Mercato del prossimo novembre”