A Pisa su 103 famiglie, nell’ultimo mese 30 situazioni risolte, 18 per cui la soluzione è vicina e 9 sospese per i prossimi mesi.
L’idea di utilizzare altri 33 appartamenti a Sant’Ermete per l’emergenza abitativa.
Il Comune è al lavoro per risolvere la situazione delle famiglie che hanno avuto lo sfratto per morosità incolpevole, cioè che non riescono più a pagare l’affitto perché o per colpa della crisi hanno perso il lavoro o per malattia grave o scomparsa di un familiare.
In questo mese dalla proroga degli sfratti concessa dalla Prefettura su richiesta del Comune di Pisa, molte sono state le situazioni risolte e quelle in via di risoluzione. A fare il punto Ylenia Zambito, assessore alla casa del Comune di Pisa, insieme a presidente e direttore di Apes Lorenzo Bani e Giorgio Federici e al responsabile dell’ufficio casa del Comune Stefano Galli.
Le misure messe in campo dal Comune di Pisa sono molte: «entro fine gennaio assegneremo 20 nuovi alloggi popolari al Calambrone secondo la nuova graduatoria Erp, di questi 6 sono per le famiglie con sfratti per morosità incolpevole – spiega l’assessore Ylenia Zambito -. A 5 famiglie è stata assegnata una casa in emergenza abitativa a Sant’Ermete grazie alla collaborazione con la Società della Salute. Si aggiungono 1 assegnazione con la graduatoria Erp 2011, 2 assegnazioni straordinarie di alloggi di resulta, 1 con l’Agenzia Casa. In più altre 15 situazioni sono state risolte grazie ai contributi regionali (14) e nazionali (1) che hanno aiutato le famiglie a sanare le situazioni con i padroni di casa»
Alle 30 famiglie che hanno già avuto una soluzione come appena spiegato, poi ci sono altre 5 famiglie che grazie al contributo regionale potranno cambiare casa entro fine gennaio, e altre 13 situazioni per cui, sempre grazie ai contributi regionali e nazionali, sono in corso le trattative con i proprietari. A questi si aggiungono 9 provvedimenti sospesi per i prossimi mesi grazie ai contributi nazionali e al bando per finita locazione e 1 caso di trattativa per l’agenzia casa. Quindi in totale 57 situazioni risolte o in via di soluzione su 103 famiglie.
«Per le altre 46 famiglie stiamo lavorando per trovare ulteriori soluzioni – spiega Zambito – stiamo trattando altri appartamenti da dare tramite l’agenzia casa. Inoltre ci sono 33 appartamenti a Sant’Ermete da utilizzare per l’emergenza abitativa».
«Questi sono alloggi lasciati liberi da precedenti inquilini che per essere riconsegnati vanno ristrutturati con una spesa media di 10mila euro, la maggior parte dei quali per creare gli impianti di riscaldamento che non hanno – spiega Lorenzo Bani presidente Apes – Siccome sono alloggi destinati a essere demoliti per ricostruire nuovi e moderni appartamenti, abbiamo mandato una lettera a Prefettura, ASL e Vigili del Fuoco per chiedere se, in deroga,invece di realizzare i nuovi impianti di riscaldamento possiamo procedere con le stufe a pellet, come già c’erano prima, che abbatterebbe i costi. Salvo restando tutti i lavori per la sicurezza degli impianti elettrici»
«Nel corso della prossima riunione in Prefettura richiesta da noi per discutere della proposta sui 33 appartamenti a Sant’Ermete, faremo le valutazioni generali sull’emergenza sfratti e su quali provvedimenti prendere in base alle soluzioni messe in campo dal Comune» conclude Zambito.
2016-01-08 comunesfratti…. (75 Kb)
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