Roma, 20 maggio 2022. “Dalla Ue arrivano indirizzi strategici per l’autosufficienza energetica e per una strategia, pur embrionale adesso, in grado di sopperire all’energia elettrica prodotta, molto spesso quasi esclusivamente con il gas, soprattutto d’importazione dalla Russia”, dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, a commento del RePowerEu. “La Ue menziona specificatamente anche la necessità di isolamento degli edifici e di dotarli di nuovi impianti, come le pompe di calore: su questo l’Italia ha lavorato d’anticipo con i bonus che hanno facilitato un salto qualitativo degli immobili, adesso dobbiamo migliorare il sistema della cessione credito per non penalizzare imprese che si sono impegnate economicamente e finanziariamente”. “L’ottimizzazione e il coordinamento delle infrastrutture energetiche – aggiunge Mazzetti – insieme a un meccanismo di acquisto comune del gas sono passaggi che abbiamo chiesto come Forza Italia e che finalmente sono nero su bianco; positivo anche il riferimento alla diplomazia energetica, un capitolo sul quale l’Italia può spendersi e contribuire, in particolar modo nel Mediterraneo allargato. Sul fronte dei prezzi, visto che continuiamo e continueremo a importare, ci aspettiamo più chiarezza e meno dichiarazioni reboanti a cui non possono, proprio perché dipendiamo, i fatti”. “L’energia rinnovabile è riconosciuta come di “interesse pubblico” e tra gli obiettivi c’è il raddoppio della capacità solare. Anche su questo punto – ricorda la parlamentare azzurra – il governo Draghi si è portato avanti, favorendo con il dl Aiuti lo sblocco delle rinnovabili e ampliando le aree idonee. Il RePowerEu parla anche di teleriscaldamento, quindi, dobbiamo sostenere anche i termovalorizzatori: è il momento di agire liberi da veti e ideologie. La Commissione – rimarca – auspica anche un aumento dell’energia prodotta dal nucleare entro il 2030, perché il nucleare è una risorsa internamente prodotta e perché permette di sostituire la corrente elettrica dal gas continuativamente; rimane il problema della materia prima, che è anch’essa d’importazione, come ricorda FORATOM, e per questo richiede, come per le altre risorse, un piano di acquisto comune. L’Europa si sta dotando di un piano per l’energia elettrica e come governo italiano stiamo contribuendo concretamente”, conclude Mazzetti.