La centralissima Piazza delle Vettovaglie è stata, ancora una volta, teatro dell’ennesimo episodio di violenza senza freni.
Intorno alle 2 di notte, tra il 29 e il 30 settembre scorso, è scoppiata una lite brutale tra cittadini nordafricani, probabilmente dovuta all’eccesiva quantità di alcol ingerito. La colluttazione, avvenuta come ormai di consueto a colpi di bottiglie di vetro, è terminata con il ferimento alla testa di un magrebino. Nell’episodio è rimasta coinvolta anche una ragazza. La vittima, accasciata a terra con la testa insanguinata, è stata soccorsa da un’ambulanza mandata sul posto dalla centrale operativa del 118. Nel frattempo i suoi aggressori si erano già dispersi, e l’accaduto è rimasto senza colpevoli né testimoni. Anche se nessuno ha sporto denuncia, le indagini sono comunque attualmente in corso. E’ purtroppo risaputo che questo episodio non è certo un caso isolato, la cronaca ci segnala troppo spesso simili notizie. Appena un mese fa, esattamente nella notte del 28 agosto, i Carabinieri avevano arrestato due tunisini coinvolti in una rissa, avvenuta sempre a colpi di bottiglie rotte, tra Piazza delle Vettovaglie e Piazza Cairoli. Mentre è sufficiente risalire al precedente 23 luglio per citare ancora una rissa, ancora in Piazza delle Vettovaglie, e ancora a colpi di bottiglia, tra un uomo e una donna, con il primo che ha riportato un profondo taglio al collo e la seconda dileguata nel nulla. Si registra quindi la media di una rissa al mese. Con Piazza delle Vettovaglie, luogo strategico di scambi commerciali nella storia di Pisa, chiamata in epoca medievale Piazza dei Porci e, dalla metà del Cinquecento, Piazza del Grano, che diventa oggi sempre più sinonimo di degrado e di violenza. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, intervenendo quasi sempre a fatto già avvenuto. Anche perché la piazza è dislocata in uno spazio angusto che rende difficoltosa la presenza di un presidio fisso sul posto.
(Foto dal profilo Facebook Pisa viva di notte)
Francesco Feola