Domenica 19 marzo “Francesco Filidei portrait. Omaggio a un concittadino”; rassegna “Pur bella la vita” organizzata dall’Ass. Ex allievi Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa.
Francesco Filidei (1973) è oggi uno dei massimi compositori italiani in attività. Come tanti giovani egli potè usufruire in Italia di una formazione di qualità che gli permise di accedere successivamente a prestigiose istituzioni europee per specializzarsi e perfezionarsi. Oggi, anche in Italia, la “prima” di un’opera di Francesco Filidei è contesa dai maggiori teatri. Francesco Filidei sarà ospite dell’Associazione Ex allievi ella Scuola Sant’Anna per un doppio appuntamento: un incontro con il pubblico durante il quale parlerà della sua opera e della sua arte compositiva e successivamente, con il contributo di alcuni esecutori di riferimento, saranno eseguiti alcuni brani del compositore. Alle ore 11.00 di domenica 19 marzo presso l’Aula 3 della Scuola Superiore Sant’Anna, piazza Martiri della Libertà 33 Pisa, Filidei terrà una conferenza rivolta a un pubblico eterogeneo e dedicata all’approfondimento dei contenuti e dei valori artistici della sua opera lirica “Giordano Bruno” (rappresentata per la prima volta nel 2015). La conversazione di Filidei segue le tracce del percorso che lo portò, nei pochi anni di una carriera fulminante, fino all’esito straordinario di “Giordano Bruno”, sua prima opera lirica, che nel 2014 si impose subito come uno dei lavori di teatro musicale più rappresentativi del XXI secolo. Tracce di un’evoluzione musicale, durata più di vent’anni, ma anche di un’esperienza di formazione umana e culturale che proprio a Pisa visse momenti decisivi, come per esempio le lezioni universitarie di Michele Ciliberto, uno dei massimi studiosi del pensiero di Giordano Bruno.
Giordano Bruno, il filosofo martire della verità che sentiva come valore in sé, da difendere oltre ogni limite, e perciò rifiutò di ritrattare le proprie dottrine davanti all’Inquisizione e finì al rogo.
Ha scritto Filidei: “L’immagine di Bruno sul rogo, il suo corpo che tocca il legno ardente è al centro dell’opera. […] La struttura in dodici scene presenta il contrasto fra scene filosofiche, dove si espongono le diverse tesi di Bruno, e scene processuali, dove si segue la cronologia storica, dall’arresto al supplizio. […] Le ho immaginate come luoghi della memoria, ciascuna associata a un’immagine, a un colore. Bisogna attendere l’undicesima, la scena del rogo, per ritrovare tutte le note delle scene precedenti, dove tutti i colori si mescolano, dove infine si distrugge quello che è stato costruito. Nelle mie opere c’è sempre un principio distruttivo. Voglio superare la bellezza rendendo la materia aggressiva, perché sia interessante, perché ponga domande”.
Nel pomeriggio alle ore 17.00 presso il Museo Nazionale di Palazzo Reale, lungarno Pacinotti 46, Pisa, seguirà una performance musicale divisa in due parti: la prima dedicata alle “Proesie”, brevi aforismi su testi sardonici e surreali che Federico Maria Sardelli e Filidei hanno scritto e composto per rompere il tempo immobile della pandemia; le “Proesie” saranno interpretate dalla formidabile soprano francese Jeanne Crousaud interrotta da Marco Lenzi, compositore e musicologo. La prima parte del concerto è dedicata all’esecuzione/rappresentazione di una scelta delle Proesie che Francesco Filidei ha composto intonando testi omonimi di Federico Maria Sardelli. Questi ultimi sono un mirabile esempio di connessione fra due delle molteplici personalità dalle quali Sardelli è “abitato”: l’umorista graffiante del Vernacoliere e il letterato ricercato di libri come L’affare Vivaldi o Il volto di Vivaldi. Ma, a guardar bene, posseggono anche qualcosa dell’incontenibile energia di un terzo Sardelli, forse il più famoso, e cioè il direttore d’orchestra che è uno fra i massimi esperti di musica barocca.
Cosa sono le “proesie”? Sono poesie nelle quali però gli elementi prosaici hanno il sopravvento: giochi di parole, rime forzate, filastrocche senza senso, fonemi rumorosi, fulminanti immagini appena schizzate, raffinate parodie citazionistiche e battutacce al limite del triviale.
Il lavoro su questi materiali fu, per Filidei, l’occasione per escursioni in spazi di libertà durante le forzate clausure imposte dalla pandemia. Dichiarò il compositore: “Poi, per alleggerire, scrivo “pillole” quotidiane sull’impatto psicologico della quarantena. Sono nient’altro che miniature per voce sola, ironiche e molto leggere […] che ogni giorno pubblico sul web nell’interpretazione di Jeanne Crousaud. Intendiamoci, sono aforismi composti magari nel giro di una mezz’ora, ma molto efficaci per alleviare lo stress o spezzare i ritmi di scrittura. […] L’idea è nata perché Radio France mi aveva chiesto di curare delle ‘pillole’ musicali, distribuite in mini-video, da far eseguire ad amici come Maurizio Baglini, Mario Caroli o Francesco Dillon; pezzi brevi da poter registrare in casa. Sentendomi poi con Jeanne, è venuto fuori che avrebbe cantato con piacere alcune di queste miniature. Riflettendoci, avevo già messo in musica due Proesie di Sardelli e mi son detto: ‘Perché non scriverne altre?’. In un’ora ne ho composte un altro paio, che lei ha subito cantato e messo in scena. Lavorarci è risultato davvero divertente e abbiamo deciso di produrne altre. Il mezzo a disposizione e le modalità sono state ‘scelte obbligate’, rappresentando al tempo stesso una risorsa che abbiamo a disposizione nel presente.”
La seconda parte prevede il trio per violino, violoncello e pianoforte, un trio disarticolato e composito dove i tre strumentisti in realtà si ritrovano insieme solo in un unico brano; a eseguire Berceuse, Lied, Preludio, Filastrocca e Corde Vuote sono i celebri Maurizio Baglini, pianoforte, , Cecilia Ziano, primo violino del Quartetto Lyskamm e Principal Second alla Rotterdam Philharmonish Orkest e Francesco Dillon, violoncellista fondatore del Quartetto Prometeo e membro stabile dell’Ensemble per la musica contemporanea “Alter Ego”. La seconda parte accoglie i medesimi e fedeli amici succitati per una sapida e significativa escursione in alcuni dei territori strumentali, visionari e sempre sorprendenti, tracciati da Filidei in ambito cameristico.
Francesco Filidei sarà presente. L’evento è inserito dall’Assessorato per le manifestazioni storiche del Comune di Pisa nel Capodanno Pisano 2024. L’ingresso è libero, gradita la prenotazione a purbellalavita@gmail.com.