L’ex cartiera di Rigoli è in fase di smantellamento, ma i lavori possono creare disagi e pericoli. A lanciare l’allarme è Simone Fabbrini, consigliere comunale di San Giuliano Terme ed esponente di Fratelli d’Italia. “I lavori di smantellamento dell’ex cartiera di Rigoli – spiega Fabbrini – prevedono il passaggio di mezzi pesanti, come grossi camion, dalla pista ciclabile Puccini in quanto non esiste attualmente una via alternativa. Una situazione che mette a rischio l’incolumità dei ciclisti e pedoni, che la utilizzano quotidianamente”. Fabbrini sottolinea come la pista ciclabile sia “particolarmente stretta e non adeguata al passaggio di mezzi pesanti” e come “non vi sia alcuna segnaletica apposta che avvisi del passaggio dei mezzi e dei lavori in corso”. Il consigliere di Fratelli d’Italia chiede inoltre di “fare chiarezza in merito all’occupazione di suolo pubblico verificatosi nella frazione di Patrignone con l’apposizione di blocchi stradali per impedire il parcheggio dei veicoli e permettere il passaggio dei camion”. “Ho effettuato una segnalazione presso la Polizia Municipale – annuncia Fabbrini – per chiedere di fare accertamenti e verificare se i lavori di smantellamento e di transito dei mezzi pesanti stiano avvenendo nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza ed eventualmente intervenire a tutela di tutti. A tal riguardo, alcuni cittadini del luogo presenteranno un esposto in Procura, segno del fatto che è un problema molto sentito”.
La questione dello smantellamento della ex cartiera di Rigoli, riapre la questione legata alla ricostruzione del ponte crollato nel 2012 a seguito di una piena del fiume Serchio ed Ozzeri: “occorre prendere in considerazione – prosegue Fabbrini – la necessità di progettare una via alternativa per raggiungere l’ex cartiera o quello che ne verrà. E’ improponibile, ogni volta, dover devastare la pista ciclabile e creare un disagio oltreché un pericolo nei confronti delle centinaia di cittadini, turisti e pellegrini che quotidianamente la percorrono”. “I cittadini meritano una pista ciclabile che effettivamente sia tale e non un crocevia di camion o altri mezzi, per di più non segnalati. Mi auguro sia fatta presto luce sulle faccenda” conclude Fabbrini.