Dopo il successo della scorsa edizione, dall’8 al 13 luglio 2024 torna il festival letterario itinerante Filo d’identità – incontri, storie, corpi con tante novità e un ricco palinsesto che mette in dialogo letteratura, musica e cinema.
Oltre trenta ospiti e quattro comuni coinvolti (Pontedera, San Miniato, Fucecchio e Montopoli in Val d’Arno) per una settimana di incontri che si pongono l’obiettivo di creare autentici e vivi momenti di confronto e dibattito con la comunità, per riflettere sul nostro tempo e sui cambiamenti che stiamo attraversando da un punto di vista identitario, come società e come singoli individui.
Si parte lunedì 8 luglio da Pontedera con una serata volta a omaggiare, a cento anni dalla sua nascita, una delle scrittrici più significative della letteratura italiana del Novecento: Goliarda Sapienza. A seguire il live acustico di Francesca Siano, in arte Francemente, giovanissima cantautrice che utilizza lo strumento della voce per affrontare tematiche femministe e decostruire pregiudizi di genere.
Martedì 9 il festival inaugura ufficialmente la sua terza edizione a San Miniato con un doppio evento che vede al centro i temi della maternità e il valore del dissenso. Ilaria Maria Dondi presenterà il suo saggio “Libere di scegliere se e come avere figli” (Einaudi) in dialogo con la giornalista de La Stampa Simonetta Sciandivasci e, a seguire, le attiviste, scrittrici e divulgatrici Flavia Carlini, Valeria Fonte e Carlotta Vagnoli saranno protagoniste di un inedito incontro a microfono aperto che è certamente destinato a “fare rumore”.
«Filo d’identità – ha detto durante la conferenza stampa di presentazione la sindaca Linda Vanni – è un luogo in cui ci si può incontrare per affrontare tematiche importanti e quotidiane. Il confronto con le nuove generazioni, abbattere i muri dei tabù attraverso il dialogo, la cultura e l’arte è uno degli obiettivi che questa amministrazione si è posta. Per cui grazie agli organizzatori per aver fatto diventare questo Filo qualcosa che ormai appartiene a tutti noi».
Mercoledì 10 si torna a Pontedera, a Villa Crastan, per affrontare il tema del cambiamento climatico con il romanzo di Ginevra Lamberti “Il pozzo vale più del tempo” (Marsilio) in dialogo con lo scrittore Mattia Insolia. La serata si concluderà poi con un armonico e poetico incontro tra musica e parole grazie alle voci inconfondibili delle scrittrici e performer Saba Anglana e Roberta Giallo.
La giornata di giovedì 11 si aprirà alle 19 al Parco Corsini di Fucecchio dove, grazie a Paolo Armelli e Francesca Pellas, ripercorreremo la vita di due icone intramontabili che hanno influenzato la cultura popolare del nostro Paese: Raffaella Carrà e Moana Pozzi. Tra cultura pop, autodeterminazione dei corpi e liberazione sessuale. Alle 21 la rassegna si sposta in piazza 2 Giugno a San Miniato per interrogarci sulla natura delle relazioni con Emanule Aldrovandi, autore de “Il nostro grande niente” (Einaudi). A seguire, grazie alla collaborazione con Arci Corto Film Festival, verranno proiettati due cortometraggi pluripremiati che vedono lo scrittore impegnato dietro la macchina da presa: “Bataclan” (Premio Rai Cinema e Nastro d’argento per il miglior cortometraggio italiano 2021) e “Un tipico nome da bambino povero” (Unicef Award al Ferrara Film Festival 2020).
Un festival che vede il contributo dei Comuni di Montopoli, San Miniato e Fucecchio, la valigia dell’attore, Arci valdarno Inferiore, Cesvot, Unicoop Firenze, Fondazione cassa di Risparmio di San Miniato e rete Ready; oltre che la collaborazione di moltissime realtà locali tra librerie, associazioni e attività commerciali. Un cartellone nato dall’idea di Stefano Colli e Kendra Fiumanò, nella duplice veste quest’anno di direttrice artistica e assessora alle pari opportunità. «Da tempo siamo impegnati in un percorso di cura e attenzione su queste tematiche – hanno detto i due direttori artistici –. Filo d’Identità è una piccola grande pazzia che coinvolge quattro comuni e più di trenta ospiti, possibile soltanto grazie al grande contributo delle persone, la maggior parte under 35, che sono attive nelle associazioni locali come volontari».
Venerdì 12, in Piazza San Matteo a Montopoli in Val d’Arno, alle 19 sarà protagonista l’identità in bilico tra due culture di Saif Raja. A seguire un panel dedicato al racconto dell’adolescenza nella serialità televisiva di oggi alla presenza di sceneggiatori e sceneggiatrici di alcune delle serie più amate come Skam Italia, Mare fuori, Prisma. Tra gli ospiti, l’attore di Skam e attivista Pietro Turano e la montopolese Donatella Diamanti.
«Ritengo sia molto importante creare piazze culturali di scambio e contaminazione a partire dai luoghi deputati come biblioteche, librerie, scuole per poi contaminare tutto il resto della società – ha detto la sindaca di Fucecchio Emma Donnini –. Ringrazio la Biblioteca Indro Montanelli e la sua direttrice Lisa Sciagrà, la Libreria Blume e tutti quei soggetti privati, come La Limonaia e la pasticceria Dessì, che hanno abbracciato questo bellissimo Festival».
La giornata di chiusura di sabato 13 si apre alle 10.30 nel cortile della libreria Blume di Fucecchio per una colazione con l’autore: il vincitore del Premio Italo Calvino Nicolò Moscatelli ci accompagnerà nell’avventurosa realtà medievale dei sui Calcagnanti.
Alle 21 cerimonia di chiusura in Piazza San Matteo a Montopoli in Val d’Arno alla presenza della Sindaca Linda Vanni e dell’Assessora della Regione Toscana Alessandra Nardini. Facciamo i conti con la Storia attraverso l’avventura umana di due donne nella romagna fascista descritta da Nicoletta Verna nel suo ultimo romanzo “I giorni di Vetro” (Einaudi). In dialogo con l’autrice del caso editoriale dello scorso anno “La Malnata” Beatrice Salvioni.