Conosciamo più da vicino uno dei candidati della Lega alle prossime elezioni comunali del 10 giugno, Giovanni Pasqualino. La Lega insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia appoggia Michele Conti come candidato sindaco, per il centrodestra.
Giovanni, raccontaci di te, come nasce questa avventura in politica e perchè hai scelto di candidarti nella Lega?
“Mi sono avvicinato alla politica perchè ho visto in questi anni la mia città sprofondare nel degrado più assoluto ed ho scelto la Lega, grazie anche alla stima per Susanna Ceccardi che è stata capace di trasmettermi quei valori che credevo ormai morti nella politica e a Matteo Salvini che con la sua concretezza, coerenza e serietà, ha saputo far diventare la Lega una proposta per tutta l’Italia, tanto da meritare la fiducia anche da parte di tanti siciliani come me.”
Quale è secondo te la priorità assoluta da risolvere a Pisa?
“Le priorità purtroppo iniziano ad essere tante e questo grazie al fallimento totale delle ultime amministrazioni, non riesco a vedere qualcosa che funzioni. Sicuramente la priorità principale per me e per noi della Lega, sarà “il cittadino”, totalmente dimenticato in questi anni. Fino ad ora abbiamo avuto una politica basata sulle grandi “inutili” opere, tralasciando le cose più essenziali e primarie. Abbiamo tantissime famiglie in grosse difficoltà economiche che non riescono ad entrare in una graduatoria per l’assegnazione di un’alloggio popolare, gli stessi che versano in stati a dir poco degradanti, con ascensori guasti da mesi e crepe paurose accanto alle mura portanti. Un’altra priorità sarà quella di ridonare un pò di serenità ai cittadini, che vivono giornalmente nel terrore, commercianti che si arrendono e decidono di chiudere l’attività per via dei vari furti. Per non parlare del degrado in centro, zone letteralmente prese d’assalto da bande di delinquenti dedite allo spaccio.”
Quali sono stati secondo te le motivazioni per le quali a Pisa città di sinistra da decenni, la sinistra ha perso consensi?
“Il voto del 4 Marzo rispecchia in pieno il totale fallimento della sinistra pisana che fino all’ultimo giorno, non avendo argomenti programmatici utili, si ostinava ad attaccarci svegliando fantasmi del passato come il razzismo. La verità è che, anche oggi, continuano a dire che a Pisa si sta bene, che siamo noi a fomentare insicurezza, che è solo una nostra percezione. I pisani si sono svegliati, non credono più alle favole, hanno scelto il cambiamento e lo sceglieranno nuovamente Domenica votando Lega. Credo però che una grossa parte del merito sia dovuto alla vicina Cascina e alla loro buona amministrazione, in solo due anni sono riusciti a ridonare una città molto più vivibile rispetto agli anni passati.”
Guardando alla politica nazionale un tuo giudizio sul nuovo governo e alla alleanza con i 5 stelle, potrebbe essere alleanza valida anche a Pisa?
“Io credo che gli elettori italiani il 4 Marzo, si siano espressi contro qualsiasi vecchio schema politico, la gente ha bisogno di concretezza e su tanti punti la pensiamo in egual modo. Abbiamo sottoscritto un programma di Governo ben accolto sia dai nostri che dai loro militanti, che dai tanti cittadini venuti a votare SI ai banchetti, chiedendoci di patire prima possibile. Come dico sempre, su certi argomenti non dovrebbero esistere colori politici, quando si lavora politicamente per i cittadini e per la loro serenità, quando si cerca di aiutare le persone permettendo di accedere al diritto pensionistico dopo 41 anni di lavoro o a quota 100, quando si abbassano le tasse per dare respiro alle imprese e a tutti noi contribuenti, ogni accordo o alleanza è sempre ben accetta, anche a Pisa. Accordo che non potremmo mai siglare, ovviamente ,con chi questo disastro lo ha causato, ovvero col Partito Democratico.”
Ritieni che sia sempre valida la contrapposizione sinistra-destra o lo vedi un concetto superato?
“Come ho detto prima, non credo che ai cittadini interessi la Destra o la Sinistra, vecchi schemi politici che sono serviti solo per il proprio tornaconto, ideologie superate ormai come il fascismo ed il comunismo. Credo invece che la gente cerchi concretezza, che voglia arrivare a fine mese tranquillamente, magari evitado di pagare accise sulla benzina di una guerra ormai finita da 70 anni. Ci hanno chiamato Fascisti, populisti e infine, al mercato settimanale, una signora mi ha chiamato perfino comunista, perchè parlo sempre degli anziani, dei cittadini e degli operai. Qualsiasi etichetta va bene, purchè si pensi alla cosa più importante, al cittadino.”
Cosa copieresti dalla vicina Cascina, nelle iniziative da intraprendere?
“Una delle cose che sicuramente vorrò copiare, sarà la “Scrivania in strada” ovvero, la predisposizione di una scrivania magari durante il mercato settimanale che serva ad accogliere le segnalazioni/suggerimenti di tutti i cittadini. Questo metodo cercherò di importarlo anche a Pisa, appunto per dimostrare che le istituzioni, dal 11 Giugno, non saranno più nascoste fra le mura del palazzo Gambacorti ma si troveranno fra la gente.”
Buon lavoro.
Aurora.Maltinti