Festeggia quest’oggi 51 anni, essendo nato ad Ascoli Piceno il 4 dicembre 1965, Lorenzo Scarafoni, ex centravanti del Pisa dei primi anni ’90 …
di Giovanni Manenti
Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città natale, esordisce in Serie A giovanissimo, a diciassette anni non ancora compiuti, il 9 maggio 1982 nella sconfitta patita dall’Ascoli per 2-1 a Roma contro i giallorossi.
Dopo i primi anni in cui fatica a trovare spazio nella formazione ascolana guidata dal Presidentissimo Costantino Rozzi,Scarafoni emerge nel corso della stagione 1986.87, lottando per un posto in attacco con Barbuti e Vincenzi e contribuendo alla salvezza della propria squadra realizzando, a tre minuti dal termine, la rete decisiva nella vittoria-spareggio di Brescia per 2-1 alla penultima giornata.
L’anno successivo è quello della consacrazione per Lorenzo, che, sotto la guida di Ilario Castagner e costituendo un validissimo tandem d’attacco con il brasiliano Walter Casagrande, assistiti in regia dall’ex talento nerazzurro Paolo Giovannelli, stabilisce con 7 reti il suo massimo in carriera nella Massima Divisione e contribuisce ad un’ulteriore salvezza della compagine marchigiana.
Intenzionato a risalire in Serie A, il Bari se ne assicura le prestazioni nella susseguente stagione, ma in terra pugliese Scarafoni sembra aver perso la via della rete e, dopo aver comunque contribuito con 33 presenze e 5 reti alla promozione dei “Galletti”, fatica a superare le munite difese della massima Serie dell’epoca.
Urge cambiare aria e, trasferitosi, a novembre ’90, a Trieste, Scarafoni ritrova con una certa continuità la porta avversaria e, nonostante non possa impedire la retrocessione della società alabardata, si mette in luce con 10 centri in 27 incontri.
Ed è appunto su di lui che il Pisa, fresco di retrocessione dalla A, punta per guidare l’attacco al fine di tentare l’ennesima risalita nella massima Divisione.
Nella sua prima stagione all’ombra della Torre Pendente, in cui debutta alla prima giornata l’1 settembre ’91 nella sconfitta interna per 2-3 contro la Casertana, Scarafoni forma una strepitosa coppia d’attacco con Marco Ferrante (chiuderanno la stagione con 13 reti a testa) supportata da Rotella sulla fascia destra e da un centrocampo composto da Bosco, Simeone e Cristallini, ma nella fase cruciale del girone di ritorno il Pisa dilapida in casa (tre sconfitte consecutive con Lucchese, Padova ed Udinese) ciò che di buono costruisce in trasferta (vittorie a Cesena per 2-1 ed a Bologna per 1-0), chiudendo il Campionato in sesta posizione.
L’anno seguente il Pisa ringiovanisce la rosa e Scarafoni è costretto a far da “chioccia” a giovani interessanti ma inesperti quali Fiorentini, Rocco, Polidori ed un acerbo Christian Vieri, con la squadra che conquista un onorevole ottavo posto, confermando la propria vena da trasferta con importanti successi sui campi di Cesena, Venezia, Verona, Ferrara ed Ascoli (dove Scarafoni realizza, quale ex, la rete del definitivo 2-1 …).
Confermandosi, comunque, il “Top scorer”, con 8 centri al suo attivo, anche nella sua seconda stagione in maglia nerazzurra, Scarafoni conclude, con una rete come logico, la sua esperienza in riva all’Arno nella vittoria per 3-2 conseguita all’Arena Garibaldi il 13 giugno 1993 a spese del Venezia.
La carriera di Scarafoni prosegue nella Serie cadetta con due anni a Cesena – in cui al primo anno realizza ben 15 reti, il suo massimo per singola stagione, sfiorando la Promozione in A, persa solo allo Spareggio contro il Padova – ed un altro a Palermo, prima di chiudere l’attività in Serie C1 con un totale di 88 reti complessive in 382 partite tra i Professionisti.
Terminata l’attività agonistica, Scarafoni si dedica a quella di allenatore, inizialmente nelle giovanili della Fermana e poi quale Vice Allenatore al seguito del concittadino Carletto Mazzone, per due anni a Bologna e quindi a Livorno. Ritiratosi il “Maestro”, Lorenzo affronta la sua prima esperienza da Allenatore “in prima” nel 2006.07 ad Andria e. la stagione successive, diviene Direttore Tecnico all’Avellino.
Non sono esperienze particolarmente fortunate, ma la passione per il mondo del calcio è sempre forte e lo fa tornare, nella stagione 2011.12, alla guida della Fermana, da lui condotta sino alla finale playoff regionale del Campionato di Eccellenza Marche, persa per 3-1 contro il Tolentino.
Nel ripensare con un pizzico di nostalgia ad uno che “la buttava dentro”, e che farebbe molto comodo all’anemico attacco nerazzurro di questi tempi, giungano all’amico Lorenzo da parte di tutti gli sportivi pisani che ancora lo ricordano con tanto affetto, i più Sinceri Auguri di Buon Compleanno …!!