Passato qualche giorno è tempo di analizzare a mente fresca la 12esima edizione della Mezza Maratona di San Miniato. La prima cosa che emerge è la grande attenzione che la gara della provincia pisana ha riscosso, confermando come la scelta di rimanere ancorati alla data dell’8 dicembre sia stata più che indovinata. Ormai la Mezza Maratona, allestita oltretutto in un luogo di grandissimo peso storico e culturale come San Miniato è un richiamo non solo per gli appassionati toscani ma di tutta Italia, con tanta gente che approfitta della corsa per godersi un meritato scampolo di vacanza, ancor più con il weekend lungo di quest’anno.
Non è un caso se a dare il via alla gara è stata la massima autorità toscana, il presidente della regione Eugenio Giani, in un clima di festa che ha toccato anche il cielo, con aerei che lo hanno dipinto di tricolore con le loro scie. La gara dal punto di vista tecnico, ha avuto un grande spessore regalando anche un nuovo primato, quello maschile ad opera di uno specialista della distanza dei 21,097 km come il burundiano Jean Marie Vianney Niyomukiza. Il portacolori dell’Atl.Libertas Unicusano ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 1h04’34”, abbassando di 277” il precedente record del connazionale Leonce Bukuru dello scorso anno, quel Bukuru che ha cercato di conservare lo scettro, inchinandosi per 36”.
La stessa impresa non è riuscita all’altra burundiana Cavaline Nahimana, compagna di colori del vincitore, che chiudendo ottava assoluta in 1h15’36” ha mancato il primato per 23” lasciandolo così in possesso della kenyana Lenah Jerotich. In totale gli arrivati sono stati 534, a cui vanno però aggiunti i 44 partecipanti alla staffetta e soprattutto gli oltre 700 corridori impegnati nella non competitiva. La Mezza Maratona di San Miniato è stata un vero successo anche solidale: l’associazione ETS Regalami un Sorriso, che ha curato molti aspetti della manifestazione come la realizzazione delle foto di gara e la messa a disposizione di numerosi pace-makers per dare riferimenti in gara ai partecipanti, ha anche donato un defibrillatore all’Ospedale Lotti di Pontedera. Consegna avvenuta durante le premiazioni, mentre nell’aria era ancora presente l’effluvio del risotto al tartufo che ha premiato ogni partecipante alla manifestazione. Davvero non si poteva chiedere di più a un evento che si afferma anno dopo anno, grazie anche all’abnegazione dei tanti volontari e delle associazioni e sponsor che contribuiscono al suo successo.