Vecchiano (Pisa), 26 luglio 2023 – “In tutte le occasioni in cui è stato consultato, il Pd di Vecchiano si è sempre opposto alla decisione del Parco di restringere i propri confini e di rinunciare, su circa 10 mila ettari, alla funzione di salvaguardia del territorio garantita dalla legge tuttora vigente.” Così si legge in un comunicato del gruppo del PD di Vecchiano in merito alla vicenda della revisione dei confini del Parco di san Rossore.
“Dall’Europa – prosegue il comunicato – è arrivato un segnale chiaro: il 14 luglio i gruppi di sinistra del Parlamento Europeo sono riusciti a far approvare la legge per il ripristino della natura, con l’intento di raddoppiare il territorio attualmente protetto. Ma anche in Italia, con la modifica dell’art. 9, la tutela dell’ambiente è diventata un principio fondamentale della Costituzione.
Ciononostante, a dispetto della cornice nazionale e internazionale, il nuovo Piano integrato del Parco sceglie di consegnare agli Enti locali il potere di pianificazione urbanistica nelle aree contigue.
Il Parco di MSRM, nato da storiche battaglie della sinistra di Vecchiano (e non solo) per la difesa di un esteso patrimonio ambientale, ha il suo fondamento negli approfonditi studi di Pier Luigi Cervellati, che, riprendendo i confini delle antiche tenute e fattorie, ne delineò i caratteri storici e naturalistici. E proprio per salvaguardare la complessa intersezione di questi elementi, nel primo Piano Territoriale di Coordinamento (firmato appunto da Cervellati) si intese garantire la tutela ambientale non soltanto alle aree interne; si scelse di attribuire al Parco la disciplina delle aree definite esterne, ma funzionalmente connesse (le cosiddette aree contigue) individuate dallo stesso piano, al fine di preservare con lo strumento di pianificazione non solo l’ambiente naturale, ma anche le caratteristiche storiche e culturali di tutto il territorio individuato con la legge istitutiva del Parco Naturale.
La complessità di gestione di questa area ha nel tempo confermato la necessità che tale compito fosse svincolato dalle visioni settoriali degli Enti locali ed affidato ad una istituzione sovrastante e autonoma, in grado di perseguire e garantire, con la propria visione unitaria e omogenea, la tutela dei valori naturali ed ambientali, appunto 1l’Ente-Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.
Per tutte queste ragioni, chiediamo alla Regione e al Parco di mantenere quel carattere speciale disegnato nel 1989, e di concentrare la discussione sulla visione del futuro del Parco, una visione che riguardi, quanto meno, tutti i 24 mila ettari del suo territorio.”