Il riconoscimento è stato assegnato alla migliore tesi sulla tematica “Innovazione per la sostenibilità in agricoltura”.
A Marco Landi dell’Università di Pisa è stato assegnato il Premio “Laura Bacci”, il riconoscimento dedicato alla giovane ricercatrice dell’IBIMET-CNR di Firenze scomparsa prematuramente nel 2013, destinato alla migliore tesi sul tema “Innovazione per la sostenibilità in agricoltura”. La tesi di dottorato di Marco Landi, dal titolo “Can anthocyanins photoprotect purple genotypes of Ocimum basilicum L. against boron toxicity and high light?”, è stata premiata durante una cerimonia che si è tenuta all’Accademia dei Georgofili a Firenze.
Lo studio di Landi è stato condotto presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa sotto la guida della professoressa Lucia Guidi, con la collaborazione di Massimiliano Tattini dell’Istituto della Protezione delle Piante del CNR di Firenze, e in parte presso la Victoria University of Wellington (NZ), sotto la supervisione del professor Kevin Gould. La ricerca è stata finanziata dal progetto PRIN 2009 “Risposta fisiologica di alcune specie ortive all’eccesso di boro” coordinato dal professor Alberto Pardossi.
Nella tesi è stato valutato come in diverse cultivars di basilico la capacità di tollerare una eccessiva disponibilità di boro, condizione frequente in suoli aridi o semi-aridi, sia legata alla presenza degli antociani che consente alle cultivars tolleranti di gestire, attraverso differenti meccanismi, l’eccessivo accumulo di questo elemento. I risultati ottenuti dimostrano come i prodotti del metabolismo secondario racchiudano un enorme potenziale adattativo per le piante, aspetto parzialmente inesplorato, ma quanto mai attuale nell’ottica del Global Change.
Marco Landi svolge attualmente la sua attività come assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, dove si occupa dello studio degli effetti fisiologici e biochimici indotti da stress abiotici tipici dell’areale mediterraneo su piante di interesse agrario e forestale. Oltre a essere co-autore di articoli scientifici di rilevanza internazionale e collaboratore di riviste internazionali, Marco Landi è stato coinvolto in altri progetti nazionali PRIN assegnati al dipartimento, come “Progettare la città verde nell’era del cambiamento globale: funzioni degli alberi urbani e loro adattabilità nelle future condizioni climatiche (TreeCity) coordinato dal professor Giacomo Lorenzini.