Pisa – Design e moda, edilizia e robotica. E’ stato un vero successo la missione asiatica che ha visto protagoniste sette imprese pisane, invitate ad una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicate al business e all’imprenditoria. Grazie al progetto “Missione Asia”di ConfcommercioPisa e del suo sindacato di ConfInternazionalizzazione il settebello di imprese pisane ha avuto l’opportunità di partecipare da protagonista al “The 15th Asia Pacific international Honesty Enterprises – Keris Awards 2017”, una grande kermesse che si è svolta lo scorso 23 aprile nella capitale della Malesia Kuala Lumpur. Guidati dal presidente di Confinternazionalizzazione Antonio Spinello, unico occidentale presente ad essere premiato per la sua azienda Dolight, la delegazione era composta da: Cb Studio di Carlo Bargagna (design e arredamento), 24.11 Distribuzione Srl di Chiara Voliani (Accessori moda), Evinco di Barbara Mori (Marketing), Ready Wall di Ercole Greco (Rivestimenti). Ad essere rappresentate tramite un portavoce anche l’azienda Aitronik (Robotica) e Modiap (Luxury). Molte le occasioni per fare affari durante l’intensa tre giorni, grazie ad incontri personalizzati con investitori e buyer interessati al made in Italy, cene d’affari, presentazioni e dimostrazioni varie.
E’ soddisfatto dell’esperienza il presidente di ConfInternalizzazione Antonio Spinello: “In quattro anni abbiamo costruito legami sempre più stretti con l’Asia, in virtù dell’accordo di collaborazione con la Global Business e la sua rappresentante in Europa Mrs Angelina Enrica Lee. In quella parte di mondo stanno vivendo un boom economico trascinato dall’edilizia davvero incredibile, apprezzano il made in Italy, l’esperienza ci conferma che esistono grandi possibilità di affari per le nostre pmi”.
Carlo Sbrana (CB Studio), in trattativa per arredare un importante resort di lusso per anziani, parla di “contatti intensi, ospitalità incredibile, ci hanno fatto sentire a casa”.
Buone trattative anche per Ercole Greco rivestimenti Ready Wall che intravede la possibilità di aprire una fabbrica direttamente in Asia”
Per Barbara Mori (Evinco) “siamo solo all’inizio di un percorso in cui crediamo moltissimo” mentre l’imprenditrice Chiara Voliani (24.11 Distribuzione) ha apprezzato “la grande accoglienza e lo slancio di apertura verso il mondo da parte dell’Asia”.
Positivo il commento del direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli: “I dati dimostrano che le Pmi italiane sono il motore dei processi di internazionalizzazione e il principale veicolo del made in Italy nel mondo. Già da alcuni anni abbiamo compreso gli scenari che si aprono per le più intraprendenti delle nostre imprese, lavorando fattivamente in questa direzione. Siamo a completa disposizione con la nostra struttura per offrire nuove opportunità a tutte le imprese interessate”.
Internazionalizzazione Pmi a tutto gas – Dati Ocse.
Dai dati Ocse “Entrepreneurship at a glance 2015” risulta che il 50% delle esportazioni italiane proviene da piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti; è il quarto valore più elevato dell’Ocse (dopo Lettonia, Irlanda e Estonia) e il più consistente tra le grandi economie europee. La quota di export concentrata nelle 100 aziende più grandi è del 25%. Dagli stessi dati emerge che il 90% delle imprese esportatrici sono Pmi con meno di 50 dipendenti.