Il 28 ottobre è stato proiettato, in anteprima mondiale, Dampyr il primo progetto della Bonelli Entertainment, nuovo ramo della storica casa editrice, nato con il compito di produrre contenuti multimediali sui personaggi e le storie della casa editrice.
Dampyr è il primo progetto del ‘Bonelli Cinematic Universe’, ovvero un insieme di film differenti ma che abitano lo stesso universo narrativo. Questo progetto nasce, chiaramente, con lo scopo di inseguire l’enorme successo che hanno avuto i Marvel Studios, ideatori di questa formula ormai da molti imitata. È appunto questa qui la scommessa dei produttori di Dampyr: generare con i personaggi della Sergio Bonelli Editore lo stesso interesse generale e ritorno economico dei blasonati eroi dei fumetti americani. I produttori hanno dichiarato di aver speso una somma altissima per un film italiano (anche se il budget non è stato rivelato) e di aver chiamato professionisti da tutte le parti del mondo per lavorare ai costumi e agli effetti visivi. Per la regia la scelta risulta un po’ insolita, considerando la portata del progetto, perché Riccardo Chemello, il giovanissimo ragazzo a cui si sono affidati, non ha mai girato un film prima di questo. Il ragazzo però sembra sapere il fatto suo, ha infatti insistito perché il film fosse girato in location reali e si limitasse al minimo l’uso di green screen, usato spesso impropriamente in questo tipo di film.
Non solo per il film ma anche per l’anteprima non hanno badato a spese: all’esterno del cinema c’era un lungo red carpet dove sfilavano vip vari e dei ragazzi, vestiti dai protagonisti del film, si mettevano in posa. Una volta dentro il cinema, un presentatore d’eccezione, Gabriele Corsi ha invitato a salire sul palco il regista e tre membri del cast per un paio di domande e curiositàsulla realizzazione della pellicola. L’evento è stato anche trasmesso in diretta in più di 300 cinema italiani.
Insomma, che per questo progetto non hanno badato a spese l’abbiamo capito, ma il punto è: la scommessa è vinta? O meglio, il film è bello? La risposta è si.
Il film è un buon film, i personaggi funzionano, l’azione funziona, la comicità funziona cosi come funzionano anche gli effetti visivi. È un film perfetto? Certamente no, i problemi più grandi sono la parte è centrale, che è quasi assente e l’antagonista che è un po’ sprecato. Il film riesce però ha farti venire la curiosità di come prosegua la storia e questa è forse la vittoria più grande. Come primo passo di qualcosa di più grande, è un buon primo passo.
Finita la proiezione i produttori e il regista si sono abbracciati mentre l’intera sala applaudiva.
Il film verrà distribuito da Sony in gran parte del mondo e sarà il botteghino, come sempre, a decidere che ne sarà di questo ambizioso progetto.
Il film racconta la genesi di Dampyr, pubblicata da Sergio Bonelli Editore nel 2000 sui primi due albi dei 300 di cui è finora composta la serie a fumetti in edicola ogni mese, lasciando così aperta la porta al primo franchise italiano completamente in lingua inglese. DAMPYR è ambientato durante la guerra dei Balcani, nei primi anni Novanta, e segue le vicende di Harlan. Perseguitato da orribili incubi, Harlan sbarca il lunario fingendosi un Dampyr (nella mitologia slava, un essere mezzo umano e mezzo vampiro) capace di liberare i villaggi da quelle che i superstiziosi abitanti ritengono ingenuamente terribili maledizioni legate al mondo dei vampiri. Ma quando viene convocato dai soldati attaccati da creature assetate di sangue, Harlan scopre la verità: lui è davvero un Dampyr. Mentre cerca di affrontare un terribile Maestro della Notte, Harlan dovrà imparare a gestire i suoi poteri e scoprire le sue origini. Ad accompagnarlo una vampira rinnegata e un soldato in cerca di vendetta.
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