Cascina, 6 dicembre 2024 – Una lavanderia industriale 4.0 in transizione 5.0 per le certificazioni già ottenute e per altre che sono in arrivo da qui alla fine dell’anno. Un percorso all’insegna della qualità per Lavanderia Atefi, con sede in via Arbatax, nella zona industriale e commerciale di Navacchio, nata da una “costola” dell’ex azienda Breschi, operante nel campo delle lavanderie industriali, per offrire servizi di lavanderia e lava-nolo industriale sul territorio.
Una realtà che circa due anni fa ha cambiato sede allargando la propria attività ma anche i propri orizzonti e che festeggia il secondo stabilimento, aperto circa un anno e mezzo fa, con una superficie di 14 mila metri quadrati, con un taglio del nastro alla presenza del direttore generale di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Cascina Michelangelo Betti e del vicepresidente vicario di Confcommercio Pisa Alessandro Trolese.
“I nostri più sinceri complimenti ad Annalisa Toni e Jean Marc Romelli per questo importante investimento che rende la Lavanderia Atefi una vera e propria eccellenza sul nostro territorio” le congratulazioni del direttore generale di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli “un’inaugurazione è sempre un momento importante e siamo orgogliosi di celebrare l’indiscussa capacità e la professionalità di imprenditori che hanno messo la qualità davanti a tutti. In un momento complicato come quelli attuale è l’unica strada per garantirsi un futuro ricco di soddisfazioni”.
“Andiamo nella dimensione della qualità, grazie a un’azienda che offre un servizio importante e all’avanguardia per un settore come quello del turismo in forte crescita” evidenzia il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Dopo la pandemia l’area di Navacchio ha visto una grande crescita ed è stata oggetto di un importante progetto di riqualificazione negli ultimi quattro anni, uno sviluppo importante non solo sotto l’aspetto del commercio, ma perché in questa area insistono realtà che si mettono a servizio di alcuni settori e danno il proprio concreto contributo alla crescita del territorio, proprio come la Lavanderia Atefi” le parole del sindaco di Cascina Michelangelo Betti.
Un’attività andata ad affiancare la vecchia unità operativa ex Breschi, operante nel settore dagli anni’70. Il settore della lavanderia industriale non ha subito flessioni negli ultimi anni, nemmeno in quelli della pandemia, dovendo rispondere soprattutto alle esigenze dei comparti sanitari, oltre che di alberghi, agriturismi e strutture ricettive in genere. Le difficoltà casomai possono essere arrivate dall’aumento dei costi di produzione, legati soprattutto a quelli dell’elettricità e del gas. E su questo Atefi ha fatto un grande lavoro in un’ottica green.
“Il nostro impianto è quasi completamente ad emissioni zero – spiega Annalisa Toni, titolare dell’azienda con Jean Marc Romelli – grazie ad una caldaia di ultima generazione che ci consente di riciclare il vapore e il calore che usiamo. In questi anni abbiamo deciso di investire sui criteri di sostenibilità, per questo possiamo dire che con l’inizio dell’anno avremo i requisiti per considerarci una lavanderia 5. 0”.
“Siamo quasi indipendenti per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, così come ricicliamo quasi il 90% dell’acqua che usiamo” continua l’imprenditrice. “L’impianto di depurazione permette il riutilizzo delle acque, sulla base di un’azione biologica e non chimica”. L’azienda ha ottenuto anche la certificazione per la parità di genere e conta entro la fine dell’anno di ottenere anche la certificazione Iso 9001 che riguarda il miglioramento continuo e costante dell’azienda, con obiettivo l’ottimizzazione della struttura organizzativa. Il risultato è un’azienda di ultima generazione, pronta ad affrontare le nuove sfide e la crescita auspicata nel settore dell’hospitality.
“Anche se abbiamo aperto un anno e mezzo fa questa nuova sede – prosegue Toni – è arrivato il momento di fare un taglio del nastro ufficiale, con gli amministratori locali, i nostri dipendenti e chi lavora con noi”.
D’inverno l’azienda dà lavoro a circa 50 dipendenti che arrivano anche a 200 nel periodo estivo quanto le richieste legate ad alberghi e ristoranti aumentano e il 2025 inizia con un interessante progetto in cantiere. “Pensiamo di realizzare un Atelier protetto per impiegare persone con disabilità, che potranno piegare la biancheria e fare piegature in genere. Un progetto che, se sarà realizzato, sarà cofinanziato dalla Regione sulle politiche sulla disabilità”.