In libreria per Piemme dal 6 Febbraio 2018, ispirato a una storia vera, il romanzo di Filippo Iannarone “IL COMPLOTTO TOSCANINI”.
Piazze, provincia di Siena, 1935. È notte quando la quiete immobile della cittadina toscana viene squarciata da un grido. Di fronte alla folla riversatasi in pochi istanti tra le vie, il corpo inerme di un uomo ucciso da una serie di violente percosse: si tratta di Alberto Rinaldi, solo all’apparenza un comune medico di provincia. In realtà, un luminare della medicina del tempo. Grazie alle sue cure miracolose, infatti, tra i suoi pazienti si annoverano personalità di spicco in Italia e in Europa, fino in America. Malgrado l’attenzione dei giornali e della famiglia della vittima, però, le indagini e il processo si rivelano una farsa, nulla viene chiarito dalla giustizia e tutto scivola nell’oblio. Quattordici anni dopo, nel 1949, il presidente della repubblica Luigi Einaudi vuole conferire la nomina di senatore a vita al grande compositore e direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Sul passato del maestro, però, c’è un’unica ombra: il suo nome compare tra i documenti dell’indagine per l’omicidio di Rinaldi, e in quella delicata fase storica di transizione repubblicana è necessario che nessun personaggio pubblico abbia scheletri nell’armadio.
Ma percheé la morte di Rinaldi ha a che fare con Arturo Toscanini? Che cosa legava lo scienziato e il maestro? E percheé una nuova indagine potrebbe far emergere un coinvolgimento di Toscanini in quella morte spaventosa? Il colonnello Luigi Mari, figura eroica dell’antifascismo liberale, affiancato dal giovane tenente Barbetti, viene incaricato di far luce su un mistero che dura ormai da troppo tempo. Tra depistaggi, colpi di scena e congetture fruttuose, Mari cercherà di scoprire una verità che in molti hanno voluto celare. Il legame tra un genio della direzione musicale e un genio della scienza medica sono l’occasione per narrare del coraggio, dell’audacia e dell’Italia della ricostruzione dopo la tragedia della guerra e del fascismo. È una notte di luna nera. Pochi minuti prima dell’una, un urlo rompe il silenzio. Una voce straziata che scuote i sonni più profondi, i dormiveglia, i pensieri di chi non dorme. È una voce ferita a morte, un suono ormai senza parole. Sulla parte opposta della strada, il maestro Arturo Toscanini. Il lampione accende il riflesso dei lunghi capelli bianchi. Ha il volto di cera. Tutto il resto è buio.
Un romanzo tra verità e finzione, la documentazione sulla nomina a senatore a vita del maestro Toscanini è stata estratta dall’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, esaminato dall’autore prima della stesura del libro. Il personaggio di Mari è ispirato alla vita e alle vicende realmente vissute dallo zio dell’autore, il Generale Michele Iannarone, che fu responsabile dell’intelligence del Fronte Militare Clandestino di Liberazione e Comandante del Primo Raggruppamento, a fianco del colonnello Lanza di Montezemolo. L’autore possiede i documenti storici originali che ne attestano l’operato, i cui dettagli e risvolti hanno acceso l’ispirazione de Il complotto Toscanini.