«Sono contento che finalmente il progetto per via del Brennero venga presentato formalmente. Da parte della Comunità Islamica Pisana è un segno di vitalità e di volontà di appartenenza piena alla nostra comunità. E’ un progetto discusso con il quartiere, aperto al quartiere, un centro di cultura oltre che di culto, che recupera un’area di forte degrado. Oggi e da venti anni la Comunità si riunisce in pieno centro storico, in via delle Belle Donne, di fianco a Palazzo Blu, a cento metri da Palazzo Gambacorti. Non ho mai ricevuto neppure una protesta per questa presenza. Ma questo spazio è da tempo insufficiente e per la preghiera spesso si devono affittare spazi proprio in via del Brennero, nella cittadella del CUS Pisa». Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che ha promosso con la Comunità Islamica Pisana, presente l’imam Mohammad Khalil, una conferenza stampa di presentazione del progetto di un nuovo luogo di culto e di cultura che sorgerà nella zona Nord della città e che verrà proposto all’esame degli uffici del Comune il prossimo lunedì 9 maggio.
«Ieri Londra ha eletto il suo nuovo sindaco, Sadiq Khan, una persona di fede islamica. Lo avranno votato tantissimi cittadini di fede diversa o che non professano religione. E’ il mondo che fa passi in avanti, che vuole integrazione e dialogo. Chi si oppone alla costruzione di una Moschea è un po’ fuori dal mondo. Chi lo fa cercando di aggirare in modo ipocrita un principio della Costituzione, quello sancito dall’articolo 8, fa una forzatura discriminatoria inaccettabile – sottolinea il sindaco – e sarebbe ragionevole desistere da un’operazione tanto strumentale. Lo chiedo ai promotori. La previsione urbanistica di cui si tratta è stata sottoposta alla verifica elettorale. I cittadini pisani hanno eletto un sindaco che ha proposto e approvato, prima delle elezioni, un piano regolatore che in via del Brennero prevede un luogo di culto, sapendo e dicendo dell’interesse dichiarato della Comunità Islamica. La Comunità ha acquistato quel terreno e ora è suo diritto bonificarlo e edificare».
«La Comunità Islamica Pisana è impegnata nel dialogo interreligioso. Fa opere sociali per assistere le persone in difficoltà. Il nostro imam Mohammad Khalil è sempre stato in prima linea, con parole e gesti chiarissimi, nella lotta ad ogni estremismo fondamentalista e nella battaglia a viso aperto contro il terrorismo. Era in prima fila quando abbiamo inaugurato il restauro della Sinagoga. Pisa è la città che ha nella sua Cattedrale con il campanile pendente una delle chiese più conosciute al mondo e oltre sessanta chiese in più. Tutte le confessioni religiose più importanti hanno il loro centro di culto. Rispondere ad un diritto e ad una necessità dei nostri cittadini di fede islamica è un dovere – conclude Filippeschi – e Pisa di sicuro sarà all’altezza della sua tradizione migliore».