Alla vigilia del 9 maggio, anniversario della morte di Peppino Impastato (9 maggio 1978), il Teatro Nuovo di Pisa – Binario Vivo è lieto di ospitare lo spettacolo ‘La mafia è una montagna di merda’ – regia a firma di Alessandra Bareschino con Simone Franchini, Nico Balletti e Salvo Capraro – in scena sabato 7 maggio alle ore 21.15. Sul palco le lancette tornano indietro di 44 anni. È il 1978 e tutta l’Italia è attonita davanti alla televisione ad ascoltare la notizia del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse. Quello stesso giorno è il compleanno di un giornalista, un tipo eccentrico, tutto preso dalla sua carriera. Mentre cerca sulla sua radio le stazioni che raccontano di Moro è attratto da un’altra notizia, passata un po’ in sordina, un ragazzo di Cinisi che candidato alle Comunali a un certo punto salta in aria sui binari del treno Palermo-Trapani. Il ragazzo si chiama Giuseppe Impastato. Il giornalista invece di precipitarsi come tanti altri in Via Caetani per documentare il ritrovamento del corpo di Moro prende una nave diretta in Sicilia per cercare di capire chi fosse Peppino Impastato.
Il testo è il risultato della ricerca della storia di Peppino Impastato, fatta tramite la lettura dei testi scritti da Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, di Salvo Vitale, di Maria Albanese e Angelo Sicilia, di Giorgio di Vita, di Danilo Sulis (con la raccolta delle trasmissioni di Radio Aut, la radio di Peppino Impastato grazie alla quale, con il sostegno di amici coraggiosi, scherniva “Don Tano seduto”, grande capo di Mafiopoli) per conoscere la vita di un uomo scomodo, oltre la visione eroica che tutti conosciamo.