Il 25 febbraio, presso la Gipsoteca d’Arte Antica a Pisa, sarà presentato il volume La priora di Pisa, di Daniela Stiaffini, edito da Antiche Porte. Franceso Feola ha incontrato l’autrice all’Archivio di Stato, di seguito pubblichiamo il resoconto che ci ha inviato.
“È qui che svolgo le mie ricerche, tutti i giorni, dalle 8:30 alle 13:30, è il mio lavoro, come se fosse una professione libera, ma non esiste, diciamo che me la sono inventata”. Così Daniela Stiaffini, storica pisana che ha fatto di Palazzo Toscanelli, sede dell’Archivio, la sua seconda casa. E proprio qui ha riportato alla luce dei preziosi documenti che riguardano l’antico monastero di San Silvestro. Si tratta dei Libri di ricordi delle monache, scritti tra la seconda metà del Cinquecento e la fine del Settecento, “ossia – spiega Stiaffini – fino alle soppressioni leopoldine, in seguito alle quali il monastero divenne un conservatorio per l’educazione delle ragazze nobili”. Attraverso questi Libri è possibile ricostruire la vita quotidiana del monastero femminile di San Silvestro, “in cui si monacava la nobiltà”, quindi monache istruite, che sapevano scrivere e che si dilettavano ad annotare quanto accadeva all’interno del monastero.
Le ricerche della Stiaffini sono ora confluite in un libro, La priora di Pisa, pubblicato da Antiche Porte di Reggio Emilia, nel quale sono riportati interi brani tratti dai Libri di ricordi. “Mi piaceva che si sentisse proprio il linguaggio della monaca stessa”. Il libro è diviso in due parti: la prima riguarda la vita del monastero, con episodi quali l’incendio di un armadio provocato da un’inserviente sbadata, il furto di alcuni oggetti d’argento, o la fusione della campana nel cortile del monastero; la seconda parte, invece, s’intitola Un monastero in cantiere, visti i continui lavori di aggiustamento, manutenzione e ampliamento, che pure le monache registravano minuziosamente nei loro Libri, dalla realizzazione del chiostro con la cerimonia alla presenza dell’Arcivescovo, fino alla costruzione dell’attuale chiesa di San Silvestro. “Una vicenda vista non solo alla luce della storia locale ma anche all’interno della Grande Storia”, continua Stiaffini: sullo sfondo, infatti, c’è il Concilio di Trento, i decreti che riguardavano i monasteri femminili, con l’iniziale difficoltà di attuarli a Pisa, fino all’intervento autoritario dell’arcivescovo Dal Pozzo agli inizi del Seicento.
La Priora di Pisa sarà presentato il prossimo 25 febbraio, alle ore 17:00, presso la Gipsoteca di Arte Antica, dalla professoressa Maria Luisa Ceccarelli Lemut dell’Università di Pisa, insieme all’autrice. L’evento è stato organizzato dalla Gipsoteca d’Arte Antica e dall’Archeoclub d’Italia sede di Pisa, col patrocinio della Società Storica Pisana e di Antiche Porte Editrice.