Terzo esordio di un allenatore sulla panchina del Livorno quest’anno (negli ultimi due anni siamo quasi alla media di un allenatore ogni tre mesi!); tocca a Christian Panucci (altro esordiente, ma non in Serie B, proprio come allenatore!) che ha rilevato Gelain un po’ a sorpresa a metà settimana; si è trattato di una strana sostituzione che ha lasciato 3/5 del settore tecnico in sella, forse perché lo stesso Panucci non si aspettava la chiamata ed aveva “pronto” il solo amico Eranio che gli farà da secondo. Nella conferenza stampa di presentazione Panucci ha fatto intendere che giocherà con Siligardi dietro alle punte Vantaggiato–Galabinov, assente però Siligardi per infortunio il suo posto vine preso da Jefferson; ci vuole un centrocampo ben solido, dato che tra questi 3 solo uno pare abituato a tornare per aiutare la difesa. Il problema è che ovviamente avere un centrocampo robusto potrebbe andare a scapito della qualità, indispensabile per garantire un lavoro di supporto produttivo per la squadra tutta, ma c’è bisogno che ci sia un’organizzazione di gioco sufficientemente abile a sorreggere un gioco offensivo, ma attenta anche ad evitare eccessivi pericoli in difesa. Non sono cose facili da fare, soprattutto in tre giorni, la speranza è che la consueta scossa che dà un nuovo allenatore riesca a far giocare la squadra con la brillantezza (anche atletica) che è mancata ultimamente non solo oggi e che la spinta non si esaurisca troppo presto.In difesa Lambrughi, Bernardini e Ceccherini stante l’indisponibilità di Emerson ed a centrocampo Appelt Pires e Luci in mezzo con Jelenic e Djokovic entrambi molto larghi. Il Cittadella in tenuta arancione si presenta col 46enne Pierobon in porta e Sgrigna, Stanco e Bazzoffia in attacco. Cittadella e Livorno sono le squadre che hanno segnato di più nel primo quarto d’ora (7 e 6 gol) ma ovviamente non oggi. Ci prova Vantaggiato al 7° ma para Pierobon, rispondono i veneti un minuto dopo con Mazzoni che respinge di piede. Il Cittadella non sta a guardare, anzi risponde alla veemenza amaranto con azioni ficcanti. Di poco alto un traversone di Jefferson per Galabinov al 25°, ottima azione in ripartenza degli amaranto 11 minuti dopo ma Galabinov finisce in fuorigioco. Al 39° rigore per i veneti per un tocco di mano di Galabinov in area su colpo di testa ravvicinato di Pellizzer e Sgrigna realizza. Reagisce il Livorno al 41° ma il cross di Jelenic viene respinto di piede da Pierobon; buona l’azione di Galabinov il cui traversone attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno lo devii in rete e così termina un primo tempo deludente di sicuro per il risultato, l’impegno c’è stato ma non è stato sufficiente a cambiare la partita.
La ripresa si apre con la sostituzione di Jefferson con Moscati e Jelenic che torna a sinistra e più in avanti, il Livorno ci prova ma trova solo dei cross in area senza essere pericoloso; all’11° Galabinov anticipa un difensore ma manda alto.al 12° l’arbitro Sacchi estrae il secondo giallo per Bernardini per un fallo di mano inesistente (braccio attaccato al corpo) ed espelle il difensore. Non si può certo dire che il Livorno abbia fortuna, se non altro per incontrare in casa un arbitro che vuole fare il protagonista (scandalosi i 2 minuti di recupero nella ripresa, con 4 cambi!). Panucci scala Djokovic in difesa ed il modulo diventa così un 3-4-2. Buona opportunità per Luci al 15° ma il suo destro termina sul fondo. Panucci inserisce Gonnelli per Ceccherini al 22°, ci si mette anche l’arbitro ad innervosire gli amaranto con cartellini gialli discutibili. Foscarini inserisce Paolucci per Bazzoffia vedendo il Livorno sbilanciato in avanti. Punizione di Vantaggiato sulla barriera al 30°; entra Coralli al posto di Sgrigna al 33°. Altra punizione con Vantaggiato che però batte troppo lungo; al 37° un’altra punizione di Vantaggiato sibila alla sinistra di Pierobon
Il Livorno incassa così la seconda sconfitta consecutiva e dimostra l’impossibilità di fare a meno di Siligardi, unico giocatore della rosa a saper “inventare” soluzioni imprevedibili, esordio sfortunato per Panucci.
Pagelle:
Mazzoni: 6 sicuro come sempre, niente da fare sul rigore
Lambrughi: 6.5 ottimo impiegato sul centro sinistra e da ultimo difensore per la sua velocità ed anticipi
Bernardini: 5 sicuro al centro della difesa, si disunisce quando deve andare sulle fasce, assurda l’espulsione, ma ingenuo sicuramente a cascarci
Ceccherini: 6 attento sulla destra in difesa, non spinge in avanti, finirà mai una partita?
Jelenic: 5 gioca sulla fascia destra con compiti più di contenimento che di spinta dove non sembra essere a suo agio
Luci: 5.5 il capitano cerca di tamponare gli avversari come può, lento nelle esecuzioni ed in imbarazzo sul gioco aereo
Appelt Pires: 5.5 è il regista basso della squadra, indispensabile anche se lento
Djokovic: 5.5 gioca sulla fascia sinistra, più deciso che nelle ultime uscite, incide poco e finisce da terzino
Jefferson: 4.5 poco mobile ed impreciso, deve ritrovare il passo, è tanto che non partiva da titolare
Vantaggiato: 6 si impegna alla ricerca della migliore condizione, cerca l’intesa coi compagni di attacco e si sposta anche lontano dall’area di rigore (alla Tevez) sfiancandosi.
Galabinov: 5.5 si impegna, deve stare sempre nel centro del gioco, peccato per il rigore procurato
Moscati: 5 entra nel secondo tempo ma non sembra più fresco dei compagni, altra prestazione grigia
Gonnelli: 6 si sistema sulla destra e mostra sufficiente autorevolezza
Panucci: 5 mostra coraggio a proporre il suo 3-4-3 modulo spregiudicato che richiede un’ottima condizione per essere efficace; suscita perplessità la totale assenza di esterni di ruolo (Jelenic impiegato a destra si propone poco) e Jefferson dall’inizio è stata una scelta sbagliata.