Roma, 25 maggio 2023 – “L’omicidio della psichiatra Barbara Capovani di Pisa, uccisa dopo il turno di lavoro nel reparto di salute mentale dell’ospedale Santa Chiara, ha posto all’attenzione del legislatore la gravosa questione dell’organizzazione del sistema delle cure e dei trattamenti dei pazienti con malattie mentali, in particolare dei soggetti socialmente pericolosi, sia adulti che minori. Per tale motivo ho deciso di presentare una mozione in Parlamento, condivisa da alcuni colleghi”. Lo dichiara la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini, che aggiunge: “Obiettivo dell’atto è quello di porre all’attenzione del Governo la delicata questione del trattamento di quei soggetti che non possono vivere in famiglia e non possono agevolmente essere collocati insieme ad altri pazienti, seppur in strutture ad hoc. Si tratta di un problema sociale di grande complessità e urgenza, perché le famiglie sono lasciate sole nell’affrontare situazioni di estrema gravità”. La stessa ha così continuato: “I servizi sociali del territorio intervengono nei limiti delle loro possibilità e disponibilità economiche e di personale. Tuttavia dati recenti mostrano che il sistema di cura non è centrato sull’intervento precoce e le prestazioni erogate non sono sufficienti ad assicurare continuità e intensità della presa in carico.” La stessa ha infine evidenziato: “Ciò che si chiede al Governo, tra le altre cose, è l’ampliamento e il potenziamento della rete dei servizi ambulatoriali e residenziali per la salute mentale, destinare almeno il 5 per cento dei fondi sanitari regionali per le attività di promozione e tutela della salute mentale, la definizione di specifici percorsi rivolti agli adolescenti e ai giovani che presentano disagio o con gravi disturbi mentali. Si chiede inoltre un potenziamento dei servizi territoriali di supporto alle famiglie, l’individuazione di piani terapeutico-riabilitativi individuali atti a contenere la pericolosità sociale di soggetti con patologie mentali nonché modifiche al sistema penale finalizzate ad attivare specifici percorsi di massima sicurezza negli istituti penitenziari per chi si macchia di reati”.