Pisa, 8 aprile 2021 – Il freddo artico manda in tilt l’agricoltura pisana. A rischio le produzioni di fave, piselli, carciofi, zucchine. Tanta la preoccupazione per la famosa ciliegia di Lari. Per gli alberi da frutto, sollecitati dalle temperature miti di questi giorni, il risveglio è stato tormentato. Oltre a frutta e verdura a rischio le coltivazioni più precoci di mais, che potrebbero dover essere riseminate ma fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, ci sono anche la vite e l’ulivo.
L’abbassamento delle temperature scese al di sotto delle zero in molti territori hanno danneggiato le produzioni agricole e frutticole. Le situazioni più preoccupanti si registrano tra San Miniato e Cascina, San Giuliano e Vecchiano e più in generale nella Valdiserchio. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di freddo artico sulla provincia di Pisa.
“Siamo passati da temperature che hanno superato i 20 gradi di alcuni giorni fa a meno uno-due in un momento chiave del ciclo vegetativo. Queste sono le settimane di zucchine, pomodori, carciofi e di molte delle varietà orticole che finiranno nelle prossime settimane sulle nostre tavole. Il lavoro di giorni e settimane rischia di essere andato completamente perso. – commenta Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – Le segnalazioni arrivate dai territori, che seguiamo quotidianamente attraverso la nostra rete di uffici e personale, parla di una situazione preoccupante. Sono in corso le valutazioni per capire gli effetti di questa gelata sul futuro di ortaggi, frutta, vino e olio. Monitoriamo anche la situazione del comparto apistico. Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.