Tanti, anzi tantissimi. Uomini e donne, ragazze e ragazzi questa mattina si sono dati appuntamento al mercato di Via Paparelli malgrado l’orario e il caldo, solo per assistere al comizio del Leader della LEGA, Matteo Salvini, in tour in Toscana per presentare i vari candidati sindaco delle prossime elezioni comunali previste per il 10 giugno prossimo. Sul palco tra i banchetti del mercato, sale Salvini seguito dal gruppo dirigenziale toscano, composto da sindaci, onorevoli e senatori. Prima del comizio il tempo di girare il mercato per stringere mani, ascoltare gli umori della gente e dare conforto e soluzioni per superare i problemi quotidiani del vivere in una città come Pisa offesa dal degrado.
Nell’attesa di dare la parola a Salvini parla Manuel Vescovi eletto Senatore nelle ultime politiche, che suona la carica ricordando le percentuali della Lega di pochi anni fa e i risultati attuali, che segnano la crescita del movimento che ha come obiettivo la conquista nel 2020 dell’intera Toscana, regione che secondo il progetto leghista “verrà trasformata da regione rossa a regione verde, dove saranno i valori e le tradizioni locali ad essere garanzia per i cittadini italiani, i primi a dover essere tutelati nelle politiche abitative e sociali.”
Matteo Salvini prende la parola ma la passa immediatamente al candidato sindaco al Comune di Pisa del centrodestra Michele Conti colui al quale è affidato il compito di conquistare la città, ostaggio secondo il Leader leghista, dal malgoverno della sinistra per decenni. Michele Conti sottolinea “la grande occasione che questa volta la città può giocarsi, un’occasione in un’epoca nella quale gli steccati ideologici sono venuti meno e la gente inizia a pretendere sicurezza e la gestione trasparente della città, tanto che il centrodestra è divenuto una realtà politica credibile.”
Matteo Salvini tra gli applausi e i cori della folla presente, racconta le ultime vicende di politica nazionale, racconta il suo disappunto per la scelta del Presidente della Repubblica Mattarella di non acconsentire alla nascita del suo governo con i 5stelle, il tutto con il suo solito umorismo che utilizza ad arte per nascondere tra una battuta e l’altra, il suo evidente disappunto. Parla del futuro che vorrebbe dare al paese, passando dal suo concetto di appartenenza all’Europa senza “sudditanza” nei confronti degli altri paesi, ma concordando con i partners europei le politiche economiche più giuste, parla delle politiche nazionali di aiuto agli “italiani”, che devono restare i prioritari fruitori degli interventi politici, parla della “legittima difesa” nella propria abitazione che attualmente penalizza i proprietari e favorisce gli intrusi malintenzionati, come le cronache raccontano giornalmente, fino a toccare il tema più caldo che ha portato la Lega ai massimi storici, ossia il problema” immigrazione”, una piaga ancora da risolvere e gestire in modo diverso dal governo di sinistra uscente. Ma sopratutto la gente lo acclama quando chiede al Presidente della Repubblica che indichi la data del ritorno alle “urne”, l’unica strada percorribile per ristabilire giustizia e lasciare agli italiani la scelta di chi deve governare, senza che siano i mercati finanziari o esponenti politici degli altri paesi a dettare le regole nel nostro paese.
Aurora Maltinti