PISA – Consueta conferenza stampa del Mister nerazzurro alla vigilia della gara casalinga contro il Pontedera. In una settimana caratterizzata dalle vicende extra calcio, analizza così il periodo finale del campionato:”Sono nove mesi che si parla sempre di tutto fuori che di pallone, ormai ci siamo abituati, posso dire che questa vicenda della penalizzazione ci ha rafforzato ancora di più, credo di aver credibilità nello spogliatoio e di conoscere i miei ragazzi , ci sono ancora quattro gare al termine non voglio alibi ma solo concentrazione. Sul caso fideiussione preferisco non parlare dell’accaduto valgono le parole dette qualche mese fa.”
Chiaramente turbato per la richiesta dei 12 punti di penalizzazione Mister Gattuso vuole restare concentrato sul campo, non commenta, preferisce parlare della gara che attende il Pisa domani nell’ennesimo derby della stagione: “Per il Pontedera è la finale della coppa dei campioni verrà qua a metterci in difficoltà è in salute dobbiamo essere pronti a battagliare e su questo non c’è alcun dubbio, ma non voglio gli errori di Lucca, il nervosismo va messo da parte. Io voglio vedere undici leoni affamati, anzi venti leoni perchè questa squadra sta subendo tanto sia in campo che fuori dal campo, quindi ci vuole tenacia.“
“Le squadre vere reagiscono agli stimoli – rincara il Mister nerazzurro – e la mia è una squadra vera perchè siamo partiti a fine agosto e i punti che abbiamo guadagnato sono tanti. A loro ho chiesto tanto ma a loro devo tutto, non vi nego che se non c’erano loro me ne sarei andato a casa, non per la società ma per il sistema perchè così non sono ad imparare questo mestiere, ma sono a perdere tempo.” Prima esperienza in Lega Pro per Gennaro Gattuso che ha di certo arricchito il suo bagaglio di esperienze:“In lega Pro ho verificato sul campo che ci sono tantissimi colleghi che sanno lavorare e sono preparati e che mettono bene le squadre in campo e quindi mi è rimasto tanto a livello professionale, su altri aspetti preferisco non commentare. Mi rendo conto che per fare l’allenatore non basta aver giocato più di ottocento partite tra i professionisti, ma infatti ho azzerato il mio passato pronto ad imparare questo nuovo mestiere che mi fa stare bene, mi tiene vivo e sono certo che prima o poi riuscirò a fare bene; ora mi sento pronto devo solo smussare lati del mio carattere che non vanno ancora bene ma sono sulla buona strada.”
E il suo futuro? Sarà ancora legato ai colori nerazzurri? La domanda nasce spontanea in una sala stampa che anche se cerca di nascondere in qualche modo il disagio di essere ancora una volta appesi ad una decisione che potrebbe sconvolgere la stagione, pensa al domani:” Questa città ce l’ho dentro ormai ma ci sono tante cose che sono accadute, e non mi riferisco alla società, che le sto vivendo male e non le sopporto tanto che anche io non so come faccio a rimanere calmo, devo ringraziare chi ho intorno in società, ma devo ammettere che in questa categoria ho visto troppe cose e preferisco stare a casa che allenare. Se tuttavia arriveremo ai play-off devono stare attente tante squadre e tanti lo sanno questo, perchè la mia squadra è in forma. “
Au.Ma.