È un livornese di 46 anni, Gabriele Bacci, ad essere accusato di avever messo in atto l’attentato incendiario che distrusse un auto dei vigili urbani il 16 febbraio scorso. Sono stati resi noti gli sviluppi della perquisizione operata lunedì 9 marzo, in casa del sospettato, da una cooperazione di agenti della municipale e agenti della Digos; In casa del Bacci sono state trovate 2 pistole lanciarazzi, coltelli , materiali militari per la mimetizzazione , manganelli, cartucce, il tesserenino falso dei vigili del fuoco, giacconi, passamontagna e cappelli neri, questi ultimi compatibili con quelli visionati, sui filmati dell’attentato, dalle forze dell’ordine. La svolta decisiva il ritrovamento,nella zona della Bastia, della bici nera usata dall’attentatore , da lì il collegamento con Bacci, già noto alle forze dell’ordine per episodi di microcriminalità. La posizione del Livornese rischia di aggravarsi nelle prossime ore, gli agenti non escludono che possa essere coinvolto in altri incendi avvenuti nei mesi scorsi in città.