Pisa, giovedì 25 ottobre 2018 – In Consiglio comunale si affronta il tema della costruzione della Moschea e interviene il consigliere comunale della Lega Manuel Laurora ( nella foto). “Il PD governava Pisa ininterrottamente da anni e anni e si credeva invincibile – ha detto nel suo intervento Laurora – il partito del Sindaco proponeva ai sudditi cittadini i suoi progetti più bizzarri (come ad esempio il People mover), costruito ovviamente con le tasse dei lavoratori. Non solo, per anni si prodigarono anche con il progetto della moschea. La loro fissa era diventata la costruzione della seconda grande moschea a Porta a Lucca, all’ingresso della città, a due passi dalle Mura e da piazza dei Miracoli, con tanto di cupola, minareto e annessa ‘scuola coranica’, proprio mentre i quartieri, le case popolari, e soprattutto il centro storico e la zona stazione, che dovrebbe essere il biglietto da visita per chi, da turista, viene a visitare una delle città più conosciute al mondo, venivano lasciati a se stessi e al degrado più assoluto. Non solo, quando alcuni cittadini stufi si unirono in comitato per il referendum, loro storsero il naso e la bocca, li sottovalutarono e vennero trattati come fossero dei piccoli ininfluenti rompiscatole. E così negarono la partecipazione. I cittadini però non si arresero al Palazzo e fecero ricorso in Tribunale, che venne accolto. Nella sentenza venne stabilito che l’iter referendario era legittimo e poteva andare avanti. E da qui iniziò la loro rovinosa caduta elettorale. Eh già, perché non avevano assolutamente in mano il polso della situazione, e soprattutto non si rendevano conto cosa davvero accadeva sul territorio. E poi, insomma, come sempre succede, prima o poi i cittadini votano. E così dal Tribunale arriva la condanna al pagamento delle spese processuali. Alle elezioni comunali il “referendum” negato sulla questione seconda moschea diviene uno dei principali temi della campagna elettorale. Il 10 e 24 giugno e la maggioranza dei cittadini elettori boccia il PD e la sua arroganza. I nuovi amministratori, che sono stati eletti per fermare certe scelte non condivise dal popolo, cercano di rispettare pienamente il programma e soprattutto la volontà della maggioranza dei pisani. Andiamo avanti, insieme alla nostra città”.