Firenze, 27 maggio 2021 – “Il 26 maggio il consiglio regionale ha scelto i sette componenti del Consiglio Direttivo del parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli.” Si legge in un comunicato di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare M5S, e Silvia Noferi, Consigliera della Regione Toscana, che prosegue: “Le nomine del nuovo comitato direttivo sono particolarmente importanti vista la situazione disastrosa in cui versa il parco, constatata in un recente e approfondito sopralluogo del nostro gruppo. Purtroppo dobbiamo constatare che la politica persevera in un sistema profondamente sbagliato e assolutamente controproducente per l’interesse pubblico, scegliendo i candidati non per competenze, ma nemmeno secondo quanto prevede la Legge che lei stessa si è data, come si capisce dalla lettura dei curricula dei candidati prescelti. La legge regionale n.30 del 19 marzo 2015 a cui la proposta di nomina oggi si richiama, prevede infatti il possesso “di comprovate e specifiche competenze in materia di tutela naturalistica e di gestione amministrativa per i tre membri designati dalla Comunità del Parco”, che in realtà sono: un archeologo, un geometra e una geologa (due su tre non idonei secondo la Legge e il loro curriculum).
Per la nomina dei rappresentati delle forze politiche la detta Legge 30/2015 prevede: “due membri esperti in materie naturalistico ambientale”. Leggendo il curriculum della persona presentata dal capogruppo del Partito Democratico, si apprende che è laureata in Scienze Politiche, “tra le principali materie trattate: sociologia della comunicazione e dello sviluppo, statistica e metodologia, tecnica della ricerca sociale, competenze specifiche nel campo della ricerca sociale… ottima conoscenza delle tecniche di intervista…”. Lavora alle dipendenze della Regione Toscana nella Direzione Generale Programmazione e bilancio. Nessuna attinenza anche per la candidata presentata dalla Lega, che dalla lettura del curriculum risulta essere laureata in “marketing e comunicazione visiva (cinema-musica-teatro) Università di Pisa Facoltà di Lettere e Filosofia – Abilità: capacità e competenze in gestione pubbliche relazioni” e che lavora come Project Manager presso un cantiere navale di Massarosa. Conformi alle disposizioni di Legge sono invece i candidati presentati dalle associazioni ambientaliste e dalle associazioni di categoria, che hanno scelto rispettivamente una geologa e un commercialista, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro. Stupefacente anche l’istruttoria “senza rilievi” degli uffici tecnici al testo della proposta di delibera in questione (nda: la n.99) che non si sono posti il dubbio che i curricula dei candidati non rispondessero ai requisiti di Legge.
Quando si parla di “sistema consolidato” si vuole evidenziare proprio questo modus operandi, ormai talmente oliato da procedere per inerzia o forse solo per l’arroganza di sapere che tanto nessuno controlla. Ormai è chiaro che tutte le forze politiche che hanno protestato contro il vecchio presidente e contro il vecchio comitato direttivo nelle varie sedute di commissione, in realtà sono d’accordo nello spartirsi dei posti che, se anche non portano lauti compensi portano sicuramente incarichi di prestigio a persone che vengono in questo modo fidelizzate. Certo è che tra pochissimi giorni esattamente il 31 maggio, scadrà anche la carica in prorogatio dell’attuale presidente dell’Ente Parco che il governatore Giani dovrebbe sostituire. Dalle notizie di stampa pare che sia propenso a nominare il dott. Lorenzo Bani, laureatosi in Scienze Politiche indirizzo sociologico con la tesi “Lo sport come fenomeno sociale”. Constatiamo che la nuova dirigenza del Parco non prevede nemmeno un laureato in Scienze Forestali o in Agraria e nemmeno un biologo. Non è certo un buon inizio per la tutela dei 25.000 ettari della riserva. Ma la cosa che sconcerta di più è la sicumera e l’arroganza in aula dei rappresentanti del PD e della Lega sempre in perfetta sintonia sui temi ambientali in consiglio regionale.”