Pisa, 23 ottobre 2020 – Chiusura di tutte le porte e le finestre dell’ex centro estetico in Corte San Domenico. Lo stabilisce una ordinanza del sindaco Michele Conti firmata ieri (22 ottobre) che dà tempo all’attuale proprietà di sigillare ogni accesso all’immobile entro 15 giorni. Il fondo, abbandonato da tempo, era stato occupato nei mesi passati da persone senza fissa dimora. Almeno fino alla fine di luglio quando, in una operazione congiunta tra Polizia Giudiziaria e Polizia Municipale di Pisa, l’immobile era stato sgomberato. Un blitz che portò anche all’identificazione e alla denuncia di tre persone. Nonostante da allora nell’immobile ad uso commerciale non sia più stata segnalata alcuna occupazione abusiva, i cittadini hanno continuato a segnalare il degrado del sito. All’interno del locale infatti continuavano ad essere accatastati rifiuti di vario genere, dalla carta al vetro, dai residui di alimenti ad escrementi umani. Proprio per questo l’ordinanza impone che gli ingressi dell’ex centro estetico siano sigillati, in attesa che una nuova proprietà (al momento infatti il locale è in fase di liquidazione coatta amministrativa) possa avviare una nuova attività.
“Dopo l’operazione di sgombero effettuata in estate – dichiara l’assessore alla Sicurezza Giovanna Bonanno – a seguito di una segnalazione di un cittadino alla Polizia Municiaple, siamo intervenuti con questa ordinanza per la messa in sicurezza dell’immobile al fine di impedire il ripetersi di nuovi episodi di occupazioni abusive ed il verificarsi di episodi delinquenziali. Ciò a conferma dell’attenzione e dell’impegno a proseguire in tutte quelle azioni di contrasto ai fenomeni di illegalità e di occupazioni abusive che grazie alla costante presenza del territorio degli Agenti di Polizia Municipale stiamo riuscendo ad arginare. Questa operazione non rimarrà isolata: proseguiremo a monitorare gli immobili segnalati e provvederemo a far mettere in sicurezza le proprietà, anche da parte dei privati, per evitare che tornino ad essere obiettivo di occupazioni abusive e motivo di degrado»