Nell’ambito della Giornata della Legalità, la mattina di Giovedi 23 Maggio, in occasione del trentaduesimo anniversario della strage di Capaci, una corona d’alloro deposta ai piedi del monumento in memoria delle vittime delle stragi di Capaci e via d’Amelio ha aperto la cerimonia di commemorazione che si è svolta in Piazza Borsellino a Fornacette.
Il picchetto d’onore ha reso omaggio ai servitori dello Stato caduti e, dopo la benedizione di Don Armando Zappolini, si sono susseguiti gli interventi delle autorità presenti, coordinati da Calogero Pace, Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Pontedera, che ha ringraziato il Comune di Calcinaia per l’accoglienza e per aver riservato uno spazio verde all’interno del proprio territorio all’ANPS e in ricordo delle vittime di mafia.
Sono state quindi richiamate alla memoria le stragi del 23 Maggio e 19 Luglio 1992 e soprattutto i nomi delle vittime, riportati anche sulla stele del monumento: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Ad aprire la cerimonia è stato l’intervento del Prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, che rivolgendosi ai numerosi studenti delle scuole presenti alla manifestazione ha evidenziato l’importanza della parola rispetto, del rispetto verso gli altri e del rispetto verso le regole. Valori come rispetto e lealtà che vanno esercitati ogni giorno, a casa, a scuola, in tutte le attività quotidiane. Il prefetto ha poi ribadito come sia dovere delle istituzioni, ma anche di ogni cittadino tenere sempre a mente l’esempio di persone che hanno dato la vita per combattere la mafia.
Concetto che è stato ripreso anche dal Questore Vicario Dottor, Antonio Soluri che ha sottolineato come la legalità sia la strada da seguire per orientare le nostre scelte e le nostre azioni.
L’intervento del Vice Sindaco del Comune di Calcinaia, Flavio Tani, ha invece spostato l’attenzione sulla mentalità mafiosa e sul “sopruso” come modus operandi delle organizzazioni malavitose, ricordando ai più giovani come il rispetto sia l’antidoto ad ogni sopraffazione che può avere inizio anche in ambito scolastico con episodi di bullismo che sono quindi da evitare e denunciare.
E se l’Assessore Francesco Mori ha ricordato come i tragici eventi del 1992 abbiano spinto le istituzioni e l’intera collettività a reagire, Don Armando Zappolini ha voluto porre l’accento su come la mafia colpisca vigliaccamente persone isolate da qui la corresponsabilità dello Stato, in quel frangente, nell’aver lasciato soli magistrati come Falcone e Borsellino.
Gli studenti della scuola primaria di Fornacette e di una scuola secondaria di Pontedera presenti alla cerimonia hanno portato i propri ringraziamenti, omaggiato le autorità civili e militari di un loro elaborato e poi hanno messo in forma scritta un sentito pensiero che invitava i presenti a riflettere sul termine “ingiustizia” e su quanto sia inopportuno rimanere indifferenti di fronte ad ogni sopruso.
Alla commemorazione hanno preso parte anche gli amministratori di alcuni Comuni della Valdera, tra cui il Vice Sindaco del Comune di Pontedera, Alessandro Puccinelli, il Sindaco del Comune di Lajatico, Alessio Barbafieri, nonché importanti esponenti delle forze dell’ordine provinciali e locali.