Pisa – “Abbiamo visto che la sinistra ritiene importante discute del sesso degli angeli invece dei problemi della città – dichiara in un comunicato Maurizio Nerini, Capogruppo Noi Adesso Pis@ Fratelli d’Italia – ora ci troviamo a discutere del “certificato antifascista”. Ho subito detto se ci sono stati reati, se si è a conoscenza che Pisa ci siano dei reati che si denunci in base alle leggi che ci sono, ma oggi il contendere non è questo: si vuole modificare in modo sciatto un “regolamento” sul canone Cosap sull’occupazione del suolo pubblico, che è materia del Consiglio Comunale e come minimo si è toppato con i tempi, perché in questi casi si fa una mozione e si invita a cambiare un Regolamento, si va in commissione e si istruisce una delibera con gli uffici, poi si torna in Consiglio Comunale, si discute, si emenda, si approva e la giunta ne prende atto e fa modificare procedure, atti e moduli. Invece in questo caso la Giunta ha deliberato il 28 dicembre 2017 e l’11 gennaio 2018 è stata portata in Consiglio una mozione sul tema, ma intanto la SEPI ha già fatto un modulo nuovo e chiede la “patente antifascista “ a quelli che chiedono il suolo pubblico per fare qualcosa. Non si è discusso della legittimità di questi atti, anche se davvero sembra non esserci e se ci saranno i tempi, i modi, i luoghi per rendersene conto. Una associazione che magari è per statuto apolitica, apartitica, agnostica dovrà forzatamente discutere se è antifascista o meno? Giorgia Meloni due anni fa qui a Pisa, in Piazza del Pozzetto, contestata scioccamente usando slogan e bandiere desuete, ebbe a dire in romanesco: “A regà..Ve posso da’ un consiglio, venite con Noi nel terzo millennio!” Oggi io l’ho ridetto ai colleghi Consiglieri Comunali: crescete, è fuorviante non crescere. Si vedono fantasmi dove non sono, si ha paura dei morti, quando al limite c’è da aver paura dei vivi”.
Ho invitato a ritirare la mozione – conclude Nerini – e la delibera di giunta perché altamente sono violente, denotano solo la pericolosa volontà di zittire chi la pensa in maniera diversa e non sovrapponibile con idee ormai inattuabili e oltretutto espongono l’amministrazione a contenziosi e ricorsi. Sono andati avanti e hanno approvato la mozione che ha riunito tutti le varie facce della sinistra, solo l’opposizione della destra si fatta sentire.