Pisa – “Ho appena consegnato – fa sapere in un comunicato Maurizio Nerini Consigliere Comunale Capogruppo Noi Adesso Pis@ Fratelli d’Italia-AN – agli uffici la seguente interrogazione a risposta scritta avente come oggetto: situazione di pericolo al passaggio a livello di via Rindi. Prendendo atto che dopo 3 anni come la situazione evidenziata con una interrogazione avente lo stesso oggetto della presente sia diventata ad oggi davvero insostenibile con un incremento dei numeri dei turisti diretti dal parcheggio scambiatore alla Piazza dei Miracoli e viceversa, attraverso il passaggio pedonale di via San Jacopo, via Rindi , via Fedi e via Leonardo da Vinci. Verificato che ogni giorno assistiamo ad una scena non degna di una città turistica al passaggio a livello di via Rindi dove centinaia di persone si accalcano vicino alle sbarre in attesa del passaggio del treno sotto un sole cocente d’estate o pioggia battente d’inverno, considerando che spesso viene invasa anche la sede stradale dalla grande massa di persone assiepate. Preso atto delle risposte avute dall’assessore Serfogli in cui si dichiarava che una soluzione che prevedesse la realizzazione di un sovrappasso pedonale non aveva uno studio di fattibilità e non era inserito nemmeno nel piano delle Opere Pubbliche e nel contempo che gli interventi del Comune il terminal turistico era previsto nell’area della Caserma Bechi-Luserna sulla via Aurelia. Visto che recentemente abbiamo votato per l’accordo del così detto “Progetto Caserme” dove la Caserma Bechi-Luserna non appare più, si chiede al Sindaco:
quali siano le azioni che si intendono mettere in atto a breve termine per risolvere i palesi problemi di sicurezza evidenziati al passaggio a livello; quali siano le azioni che si intende mettere in atto a lungo termine per risolvere strutturalmente il problema, se quindi l’idea di un sovrappasso in legno che scavalchi la ferrovia prenda corpo o meno; quali siano le azioni che si voglio mettere in campo per dotare la città di un terminal turistico con ben altre caratteristiche visto il mancato accordo sulla Caserma Bechi-Luserna.”