IL Consiglio di Stato con la sentenza n. 00842/2016 ha respinto il ricorso dell’esecutivo contro una sentenza del Tar del Lazio dell’11 febbraio 2015, che aveva giudicato illegittima la riforma dell’Isee (indicatore della situazione economica equivalente, che costituisce il riferimento per l’accesso ad aiuti e a prestazioni sociali agevolate) entrata in vigore a inizio 2015, nella parte in cui considera nel reddito disponibile anche le pensioni legate a situazioni di disabilità, le indennità di accompagnamento e gli indennizzi Inail. Il ricorso al Tar era stato a sua volta presentato da familiari di persone disabili. Secondo il Consiglio di Stato, “l’indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono non a remunerare alcunché, né certo all’accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare un’oggettiva e ontologica situazione d’inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale. Tali indennità o il risarcimento sono accordati a chi si trova già così com’è in uno svantaggio, al fine di pervenire in una posizione uguale rispetto a chi non soffre di quest’ultimo ed a ristabilire una parità morale e competitiva. Essi non determinano infatti una ‘migliore’ situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a colmare tal situazione di svantaggio subita da chi richiede la prestazione assistenziale, prima o anche in assenza di essa”.
“Il governo esce da questa vicenda doppiamente sconfitto”, ha commentato Gianfranco Mannini, Consigliere comunale a Pisa per il M5S che, dopo aver collaborato alla memoria del ricorso vinto al TAR del Lazio con il Presidente dell’associazione “Prospettive Assistenziali”, Francesco Santanera in qualità di responsabile dell’ADUC, è stato, sulla vicenda, il consulente dei parlamentari del M5S, che rivendicano la paternità politica della battaglia per l’eliminazione delle provvidenze assistenziali dal calcolo dell’Isee. Per gli esponenti del M5S: “Ora il governo ha il dovere di obbedire alla giustizia italiana e ci aspettiamo parole di scuse da parte di Renzi, Poletti, Biondelli e da parte di tutti quei parlamentari che hanno difeso l’indifendibile”. Laconica la reazione del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, che in una nota fa sapere che: “Come governo non possiamo che prendere atto della sentenza appena depositata dal Consiglio di Stato e provvederemo ad agire in coerenza con questa decisione”.
“E adesso? Come affrontare – si chiede Mannini – le legittime rivendicazioni di coloro che si sono visti negare un beneficio per l’illegittima inclusione delle indennità relative alla disabilità fra i redditi? Come gestire il caos del ricalcolo degli Isee scaduti e le conseguenze in punto di erogazione dei servizi e di compartecipazione dell’utenza ai costi? Se fino ad ora le amministrazioni, confidando in un sovvertimento delle pronunce di primo grado, hanno fatto orecchie da mercante, e se fino ad ora i richiedenti non si azzardavano a far nulla di più che qualche diffida, da domani il caso è destinato a scoppiare. Chi è stato leso da un ingiusto calcolo Isee ne potrà chiedere il ricalcolo (relativo all’anno 2015 o a quello presentato per il 2016) ed in base a ciò, intimare le dovute conseguenze economiche; non ultime le esclusioni dai servizi perché l’Isee, con l’aggiunta dell’indennità, faceva superare i limiti di reddito. Chi, invece, si appresta a depositare l’Isee per l’anno in corso, potrà pretendere l’immediata attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato, nel caso con una lettera di messa in mora.
Il Governo, dal canto suo, non avendo provveduto nel 2015 ad attuare le pronunce di primo grado, dovrà agire subito mettendo mano al DPCM come riformulato dalla giustizia amministrativa, per evitare che l’intero sistema delle prestazioni agevolate perduri, come già da un anno, nella illegalità, alimentando ancor di più le già maturate pretese di giustizia dei cittadini. In mancanza di disponibilita’ dell’amministrazione, il cittadino dovrà pretenderlo con una lettera di messa in mora”. Per la stesura della quale i cittadini possono rivolgervi alla sportello di ascolto “SOS M5S” tutti i giovedì dalle 9 alle 12 al IV Piano del Comune, diretto da Gianfranco Mannini.