Rinasce il circolo Anpas all’interno della Pubblica Assistenza di
Montopoli grazie a un progetto sociale portato avanti dall’Associazione
Famiglie Handicappati.
«Da tempo – ha aperto la conferenza stampa Edoardo Ceccarelli della
Pubblica Assistenza– pensavamo a una funzione sociale per questo spazio
e adesso siamo arrivati alla meta. Il nostro augurio è che questo spazio
diventi un luogo di crescita per i ragazzi che saranno impiegati qui e
un contatto con il mondo esterno».
Si chiama “Colazioni spaiate” ed è ispirato alla giornata dei calzini
spaiati, simbolo di inclusione. Si tratta di un progetto di inserimento
lavorativo per ragazzi con disabilità intellettiva che ha tra i partner
pubblici: la Regione Toscana, la Società della Salute Empolese Valdarno
Valdelsa, i Comuni di Castelfranco, Montopoli, Santa Croce e San Miniato
e le associazioni Abbracciami, Avis Montopoli e Pubblica Assistenza
Montopoli.
«Crediamo che si debbano valorizzare le potenzialità di questi ragazzi
– ha detto Marisa Cupelli dell’associazione Famiglie H –. Oggi sono
emozionata perché da molti anni aspetto un’occasione come questa,
crediamo nel futuro dei ragazzi e di ciò che potrà accadere qui. Ci
auguriamo che questo possa essere un inizio di qualcosa di bello e
duraturo. Affinché il circolo possa autosostenersi serve però l’aiuto di
tutti».
Sabato 2 dicembre ci sarà l’inaugurazione dei locali, in via Mattei, 4,
a partire dalle 11. Mentre il circolo sarà attivo con le colazioni
dall’8 gennaio.
«Saranno inseriti sei ragazzi – ha spiegato Gisella Ensabella della Asd
Gam – che saranno affiancati da una barista. Un progetto possibile
grazie al finanziamento di 23 mila euro derivato dalla partecipazione al
bando del terzo settore della Regione Toscana. Si tratta dalla prima
esperienza lavorativa per inserimento di ragazzi con disabilità
intellettive della zona del Valdarno. Grazie ai nostri partner, all’Avis
per il supporto e all’associazione Abbracciami che si sta occupando
della comunicazione CAA, Comunicazione alternativa aumentativa, che sarà
inserita all’interno del circolo».
I ragazzi, accompagnati da educatori e volontari, continueranno il loro
percorso formativo, seguiranno un breve periodo di tirocinio, per
arrivare a un inserimento lavorativo che permetterà allo stesso circolo
chiuso ormai da molti mesi, di riaprire grazie a un servizio di
colazioni, pranzi di lavoro ed eventi.
«Un progetto a cui abbiamo creduto fin dall’inizio – hanno concluso la
vicesindaca Linda Vanni e l’assessora all’associazionismo Cristina Scali
– perché crediamo che costruire una società più equa rientri a pieno
titolo negli obiettivi di una amministrazione. Qui riaprirà un
importante luogo di aggregazione sociale che potrà dare l’opportunità ai
ragazzi di proseguire un percorso, in questo caso lavorativo e di
formazione, anche successivo al ciclo scolastico».