Pisa – “Opera a Palazzo”, la rassegna lirica, organizzata da Palazzo Blu (con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Pisa), giunge al suo quarto appuntamento: La Traviata. Un allestimento sostenibile ed innovativo della Compagnia FuoriOpera che sarà ospitato stavolta dalla Gipsoteca di Arte Antica (piazza San Paolo all’Orto, Pisa) sabato alle 18.30. Con ingresso a invito, da ritirare presso la biglietteria di Palazzo Blu.
La Traviata è un’opera lirica in quattro atti di G. Verdi, su libretto di F.M. Piave, tratto da La dame aux camélias di A. Dumas figlio. Fu rappresentata per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia nel 1853. La parola “traviata” è praticamente intraducibile, ma è a tal punto idiomatica, che il titolo originale italiano dell’opera – caso più unico che raro – è rimasto invariato sui palcoscenici di tutto il mondo. Il fulcro della vicenda è la storia di un amore travolgente e nobilitante, e del suo tragico fallimento. Una cortigiana parigina e un giovane di provincia scoprono che esiste qualcos’altro oltre ai piaceri della mondanità. Attraverso l’autenticità di un grande amore cercheranno di superare i limiti imposti dalla società alla loro identità personale, ma non sanno sottrarsi alle convenzioni.
Nella musica di Traviata svolgono un ruolo considerevole i ballabili dell’epoca – le polche, i galop e il valzer – che conferiscono un colore di fondo inconfondibile all’intera opera.
La dicotomia tra amore e morte, dovere e sentimento, libertà e convenzione si traducono in scelte cromatiche e geometriche che contraddistinguono questo allestimento. Un allestimento che diventa una foto d’epoca in bianco e nero, animata da passioni contrastanti, da destini inconciliabili e dalla forza trascendente della musica verdiana. Incontriamo una Violetta “à la George Sand”, vestita da uomo per sfidare la società e le sue convenzioni. Una “Traviata” che riconosce così le proprie origini nel mondo della letteratura francese dell’800, insieme alla quale si pone domande sull’eterna lotta tra dovere e sentimento e sulle forze implacabili che tracciano il destino.
La compagnia FuoriOpera ha come obiettivo valorizzare la cultura operistica italiana, rendendola “sostenibile” e riportandola ad una dimensione popolare di facile accesso. Le opere sono proposte in forma da camera, ridotte nei tempi e negli spazi, eliminando di fatto le barriere tra pubblico e artisti in un’esperienza totalmente immersiva.