Pisa, giovedì 17 ottobre 2019 – Parte la stagione di prosa e danza al Teatro Verdi. Il cartellone 2019/20 è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo. Presentati anche i risultati della campagna abbonamenti che registra un consistente aumento, con un incremento del 24% per la prosa e del 78% per la danza. Con riferimento alla stagione di prosa, per la prima volta, è stata superata la soglia dei 1.000 abbonamenti per la stagione.
«Siamo molto soddisfatti e orgogliosi dei dati della campagna abbonamenti dopo questo primo anno di lavoro che già ha portato ottimi frutti, anche grazie ad un ottimo staff di professionisti che lavora al teatro – ha detto la presidente della Fondazione Teatro Verdi Patrizia Paoletti Tangheroni nel corso della presentazione della stagione di questa mattina -. Abbiamo centrato l’interesse del pubblico nel tentativo di soddisfare la molteplicità dei gusti del pubblico pisano, composto da studenti, famiglie e appassionati che vogliono vedere e rivedere titolo conosciuti e altre novità e passare piacevoli ore. Con questa stagione abbiano siamo andati incontro a queste richieste e visto il successo stiamo anche pensando, per il prossimo anno, di inserire una terza replica per accontentare il maggior numero possibile di persone».
Alla presentazione è intervenuto anche l’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani. «Mi fa molto piacere la stagione proposta dal Teatro Verdi – ha detto -. L’Amministrazione comunale investe molto sul teatro e il positivo risultato del gradimento del pubblico per gli spettacoli proposti è il migliore risultato che vuol dire che stiamo lavorando nella giusta direzione. Tra le tante serate in programma voglio sottolineare la scelta positiva di reintrodurre, a fine stagione, la festa della danza che mancava a Pisa da anni e che, affidata a Daniela Maccari, sarà garanzia di qualità».
Il primo in cartellone è “La Locandiera” di Carlo Goldoni (2 e 3 novembre) con una spigliata e naturale Amanda Sandrelli nel ruolo della protagonista, coadiuvata dai bravissimi attori della Compagnia dell’Arca Azzurra; segue “Il Maestro e Margherita” dal celebre romanzo di Michail Bulgakov (30 novembre, 1 dicembre) e la riscrittura di Letizia Russo, con un funambolico Michele Riondino nel ruolo di Woland, una delle più strazianti e straordinarie storie d’amore della grande letteratura; a farci sorridere ci pensa “Viktor und Viktoria” (21 e 22 dicembre) con Veronica Pivetti nel duplice ruolo portato alla fama cinematografica da Julie Andrews, che dà prova delle sue notevoli capacità di attrice: quella nota al grande pubblico di donna buffa, incasinata e casinista e, nel ruolo maschile, elegante, disciplinato e di classe rivelando anche inaspettate doti di cantante.
Nel 2020 sarà la volta di “Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella” (11 gennaio), una compagnia di uomini, secondo il più autentico spirito elisabettiano, capitanata dagli ironici Ale e Franz che non ci racconterà la storia a tutti nota scritta da Shakespeare, ma quella di una compagnia di vecchi comici girovaghi che vuol presentare al pubblico “La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo”.
C’è molta attesa per il “Il silenzio grande” dello scrittore Maurizio De Giovanni (1 e 2 febbraio), noto al grande pubblico per i romanzi che vedono protagonista il commissario Ricciardi e quelli della serie “I bastardi di Pizzofalcone”, da cui è stata tratta la serie televisiva omonima con protagonista Alessandro Gassmann; proprio lo stesso Gassmann ha curato la regia dello spettacolo che vede nel ruolo del protagonista Massimiliano Gallo, un altro degli interpreti della serie, oltre a due beniamine della scena, non solo teatrale, quali Monica Nappo e Stefania Rocca. Una storia che riserva molte sorprese, un’atmosfera vagamente eduardiana con misteri da scoprire.
Un altro spettacolo che ha già riscosso grandi apprezzamenti è il “Don Chisciotte” di Cervantes (15 e 16 febbraio) grazie ad una drammaturgia che ha saputo rendere ottimamente questo capolavoro, affascinando e incantando gli spettatori, e a due protagonisti straordinari come Alessio Boni (in tv in queste settimane con la seconda serie della fiction “Sulla strada di casa” e poi, ancora su Rai Uno, con la vicenda di Enrico Piaggio girata, in parte nella nostra città) e Serra Ylmaz nel ruolo di Sancho Panza, attrice icona nei film di Ferzan Ozpeteck.
Giunge finalmente a Pisa lo spettacolo “Parenti serpenti” (14 e 15 marzo) in cui passeremo dalle risate, per le caratteristiche talvolta grottesche dei personaggi, al feroce cambiamento di quegli esseri che da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti. Questo spettacolo gira ormai da tre stagioni con grande riscontro di critica e soprattutto degli spettatori, visto che il protagonista è Lello Arena, beniamino del pubblico teatrale, cinematografico e televisivo.
Conclude la stagione “Così parlò Bellavista” (21 e 22 marzo), grande affresco corale con quattordici attori in scena tra cui una straripante Marisa Laurito, che ripropone le scene più esilaranti e significative del film omonimo e del libro, rendendo così un doveroso omaggio alla memoria del celebre autore, Luciano De Crescenzo, recentemente scomparso.
Per la danza si parte a novembre con una prima nazionale che riscrive la fiaba di Cenerentola con una coreografia di danza contemporanea contaminata dalle atmosfere del tango: “Cenere Cenerentola” della Compagnia Naturalis Labor del coreografo Luciano Padovani (9 novembre). In una stagione di danza non può mancare un grande classico del repertorio e, quest’anno, nel mese di dicembre, la scelta è caduta su “Il lago dei cigni” con la musica di Čajkovskij e il Balletto del Sud (19 dicembre) nella coreografia del suo direttore artistico Fredy Franzutti, una delle poche compagnie italiane che si misura con la coreografia neoclassica.
Nel 2020, una settimana prima dello stesso titolo in prosa, il Balletto di Roma, porterà in scena uno strepitoso “Io, Don Chisciotte” coreografato da Fabrizio Monteverde (8 febbraio), uno degli artisti più affermati sul versante contemporaneo.
Sarà poi la volta di una presenza internazionale, il Circus-theatre Elysium, acclamata compagnia di Kiev, in “Alice in Wonderland” (12 marzo), spettacolo unico al mondo con un cast di trenta acrobati e ballerini professionisti che ricreerà, attraverso la più innovativa delle arti circensi, la famosa fiaba di Lewis Carroll, raccontando il sogno e intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione e la danza.
Nel suggestivo spazio della chiesa di Sant’Andrea (2 aprile), il Progetto Anticorpi XL coniugherà due azioni del Network di cui la Fondazione Teatro di Pisa fa parte: “Serata ExPlo” con le performances di giovani coreografi: Olimpia Fortuni (“Fray”), Gennaro Andrea Lauro (“Sarajevo”)e per “Prove d’Autore XL” Daniele Ninarello (“Bloom”) per offrire uno sguardo sulle tendenze verso le quali si sta orientando la nuova danza nel nostro Paese.
La Compagnia Virgilio Sieni porterà in scena uno spettacolo, considerato ormai un classico della contemporaneità: “La Natura delle cose” (4 aprile) dal De Rerum Natura di Lucrezio.
Infine, il Progetto “Una Rete per la Danza – Serata Gerswin”, il cui coordinamento artistico è affidato alla coreografa e danzatrice pisana Daniela Maccari. La serata, che vede il coinvolgimento di una ventina di scuole, ha dato un impulso notevole anche all’aumento degli abbonati e costituirà un’ideale cerniera tra la stagione e i tradizionali saggi di fine anno delle scuole di danza di Pisa e provincia.