Pisa, domenica 15 dicembre 2019 – Per la vigilia di Natale torna anche quest’anno a San Piero a Grado la rappresentazione del Presepe vivente, grazie all’organizzazione della parrocchia di San Piero a Grado che raccoglie molte associazioni, tra le quali l’Associazione Cattolica, l’Acli di San Piero a Grado, La Sagra del Pinolo, e grazie alla disponibilità del centro Avanzi dell’Università di Pisa. La magia del Presepe Vivente si rinnoverà la sera del 24 dicembre alle ore 21.30 e in replica il pomeriggio del 26 dicembre a partire dalle ore 17.
A presentare l’edizione 2019 saranno Michele Ammannati, Massimo e Francesca Gelichi, Rebecca Riccetti e Bianca Maria Bigongiali del Comitato Presepe Vivente, che interpreteranno alcuni dei personaggi storici indossando dei costumi tutti fatti in casa da abili sarte volontarie. “Il presepe vivente di San Piero a Grado – ha dichiarato l’assessore al turismo Paolo Pesciatini – ripropone da anni una tradizione antica che, da un lato esprime il desiderio di una comunità di partecipare alla ricostruzione emozionale di un evento storico-religioso che ha caratterizzato e segna tuttora la storia dell’umanità, dall’altro manifesta l’accrescimento dell’interesse turistico di questo luogo sacro, anche per la sua bellezza, che è San Piero a Grado.”
Il presepe vivente nacque a San Piero a Grado nel 1997, come semplice rappresentazione della nascita di Gesù raccontata con i versi di Gozzano, per volere del parroco Don Mario Stefanini e della comunità. Una tradizione cristiana che consiste in una breve rappresentazione teatrale con lo scopo di raccontare la nascita di Gesù utilizzando scenografie che ricreino l’ambientazione della natività.
Durante questi 20 anni, il presepe di San Piero a Grado, composto da 200 figuranti, è stato perfezionato con luci e musiche lungo tutta l’area della rappresentazione e postazioni sempre più numerose e curate nei particolari. All’entrata si è accolti con il censimento dove i visitatori possono lasciare un segno del loro passaggio mentre entrano nella città di Betlemme. Il percorso prevede la visita al palazzo di Erode dove viene periodicamente eseguito il cambio delle guardia, poi prosegue con le varie botteghe del falegname, del fabbro, del pane, con il mercato della frutta, i dottori del tempio, la merciaia, l’arrotino, la lavandaia e le due taverne dove Maria e Giuseppe, durante il percorso tradizionale, non trovano posto per la notte. All’ingresso e al centro del presepe trovano posto anche due gabelle nelle quali i visitatori possono scambiare gli euro con i talenti, monete appositamente coniate per la rappresentazione, indispensabili per poter assaporare ciò che viene preparato nelle varie postazioni: focacce, ricotta e formaggio, prosciutto, caldarroste e vino bollente per riscaldare i più freddolosi. Infine a ridosso dell’abside della Basilica lato mare c’è la capanna, con l’asino e il bue, dove nasce il Salvatore visitato dai magi guidati da una stella luminosa. Il tutto è valorizzato da una rappresentazione che racchiude il proclama di Erode, l’arrivo della Sacra famiglia a Betlemme, la nascita di Gesù alla capanna e l’arrivo dei Re Magi. Il 24 sera si concluderà tutto con la Santa Messa dei Pastori in Basilica.