Pisa, 2 agosto 2021 – “Sul piano del commercio l’assessore Pesciatini prova il colpo di mano agostano, come nella migliore tradizione italiana: le cose peggiori si fanno nel mese di agosto senza discussione e partecipazione.” Così si legge in un comunicato di Francesco Auletta – Diritti in Comune, Olivia Picchi – PD e Gabriele Amore – M5S, che aggiungono: “Dopo mesi e mesi di totale immobilismo e di annunci rivelatesi vere e proprie bufale (il Sindaco prometteva l’adozione del piano del commercio entro dicembre 2020, Pesciatini, sfumata questa data, aveva rilanciato con giugno 2021), in questi giorni l’amministrazione ha comunicato alle associazioni di categoria l’obbligo di presentare le osservazioni al piano del commercio entro il 31 agosto. Ma di quale piano stiamo parlano? Da mesi chiediamo che venga consegnato ai membri della Terza Commissione consiliare permanente il documento redatto dagli uffici ma nonostante i ripetuti solleciti non è arrivato neanche un foglio. Ma non solo. Abbiamo chiesto i verbali degli incontri di concertazione, che ricordiamo essere obbligatori per legge e che l’assessore giura di aver svolto, tra amministrazione ed associazioni di categoria ma anche questi da marzo ad oggi non ci sono mai stati consegnati.”
“La concertazione – prosegue il comunicato – per l’approvazione di un piano del commercio deve seguire regole ben precise e procedure che anche in questo ci sembra vengano bypassate fissando unilateralmente ora su una data di scadenza per la presentazione delle osservazioni che non ha i presupposti minimi per parlare di una reale concertazione.
L’assessore Pesciatini e la giunta non sono purtroppo nuovi a simili forzature, basti pensare al regolamento per le attività commerciali in centro storico, portato in quattro e quattr’otto in consiglio comunale, e che si è rivelato un enorme pasticcio. Si tratta di dimostrazioni di debolezza di una maggioranza che a partire dalla questione delle bancarelle in Piazza dei Miracoli ha venduto fumo e illuso gli operatori commerciali e che è anche divisa al suo interno.
Da parte nostra non siamo disposti a subire una simile arroganza per cui per mesi e mesi non ci è neanche stata consegnata la documentazione richiesta. Riteniamo la scadenza del 31 agosto per la chiusura del percorso concertativo sia inaccettabile e riteniamo che su questo la commissione competente debba essere coinvolta. Chiediamo alla presidente Punzo, nel suo ruolo di garante delle regole, di intervenire subito per aprire la discussione nella prima commissione utile di settembre e per garantire dignità e rispetto alle associazioni di categoria e a tutti gli operatori coinvolti. Partecipazione e ascolto, questo avevamo garantito loro in commissione, ora dobbiamo essere conseguenti.”