Pisa – “Quando dai social ho appreso quasi in diretta dell’aggressione ai danni di due cittadini da parte di due criminali che in scooter hanno lanciato candeggina su due malcapitati sono rimasta come tanti sconvolta forse come da tempo non mi capitava.” Dichiara Olivia Picchi, Consigliera comunale a Pisa per il Partito Democratico, che continua: ” Parliamoci chiaro non è la prima aggressione che arriva alle cronache e non è mio intento drammatizzare ma il clima che si respira nel Paese ed in città non mi piace per nulla. Siamo donne e uomini delle istituzioni e questo impone a tutti noi maggiore serietà, a chi è al governo della città ancora di più. Il partito del Sindaco ha basato la sua campagna elettorale sulla ricerca del nemico, se povero e nero meglio. Dopo la vittoria elettorale nazionale e a Pisa i toni non sono cambiati, ogni giorno leggiamo di scontri con le associazioni, con la chiesa, con gli studenti. L’onorevole Ziello attribuisce addirittura la colpa dell’aggressione alla vittima in base all’ipotetico “lavoro” di quest’ultima. Poco dopo cancella il post, alla fine da la colpa alla sinistra arrabbiata per l’arresto di Battisti. Sotto i suoi post vengono cancellati i commenti critici e lasciati quelli che nella migliore delle ipotesi sono offensivi contro gli oppositori politici alle volte arrivano ad auspicare il linciaggio del diverso.
Insomma si continua ad alimentare un clima di odio. Questa classe politica ha una colpa grave, gravissima: far pensare alla gente di essere legittimata a compiere atti del genere. Abbiamo legittimato la prepotenza, la violenza, la prevaricazione dell’altro. Tutti i bulletti di quartiere ora non si nascondono più, non vengono stigmatizzati ma osannati! Si cerca un nemico da colpire e lo si fa senza motivo alcuno e nella maniera più vigliacca possibile.”
“Il Sindaco Conti – continua Picchi – oggi ci invita a lavorare insieme a e strumentalizzare, spero sia sincero. Abbiamo presentato in Consiglio una mozione contro la violenza sulle donne e una per la condizione femminile nel mercato del lavoro per mettere in campo politiche attive per la parità di genere, ne abbiamo presentata una per attivare politiche attive per la lotta al bullismo e l’educazione alle differenze. Abbiamo chiesto al Sindaco di inserire nel suo programma di mandato progetti per le periferie che affrontassero il disagio sociale con il coinvolgimento del terzo settore. Abbiamo chiesto di attivare progetti culturali che si occupassero di sviluppo economico, turismo e sicurezza sulla stregua di quello fatto da Milano e altre città. Abbiamo chiesto di attivare progetti, come fatto a Firenze, per una movida consapevole. A tutti c’è stato risposto di no e per di più leggiamo della chiusura della Scuola dell’infanzia ai Passi. Allora vorremmo dire al Sindaco che una città si amministra con i fatti e gli atti amministrativi che si adottano e non con i selfie e i post sui social.”