Pisa, sabato 31 marzo 2018 – Non gli poteva essere fatto regalo migliore. Proprio nel giorno in cui Pietro Leopoldo, oltre 300 anni fa, veniva incoronata a Vienna Imperatore, in suo ricordo, questa mattina a palazzo Reale di lungarno Pacinotti è stato inaugurata la lapide dove viene ricordato che proprio in questo palazzo della nostra città, il 30 novembre del 1786, firmò l’atto con il quale venne abilita nel Granducato di Toscana, per la prima volta al mondo, la pena di morte e la pratica della tortura. La cerimonia, introdotta da Stafano Casciu, Direttore del Polo Museale della Toscana “questo Museo Nazionale racchiude anche molto della memoria e dell’identità di questa città” , ha visto al partecipazione del Presidente del Consiglio Comunale Ranieri del Torto “noi pisani dobbiamo essere orgogliosi che proprio qui a Pisa Pietro Leopoldo ha firmato questo atto che tanta importanza ha avuto poi per il progresso dell’intero genere umano”, del Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi “Questa lapide è la testimonianza di un evento universale” e, infine, del Presidente del Consiglio della Regione Toscana, Eugenio Giani “Nel mondo su 200 stati, oltre la metà hanno abolito la pena di morte, mentre circa una cinquantina, di fatto, non la praticano più. Rimangano, quindi, oltre 50 dove invece, purtroppo esiste ancora. La lezione di Pietro Leopoldo è quindi, più viva e attuale che mai”. Alla cerimonia, insieme a tante persone, erano presenti anche i consiglieri regionali, Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini, il Vicesindaco di Pisa, Paolo Ghezzi, il presidente dell’Anpi, Bruno Possenti e il Vicepresidente del Consiglio Comunale, Riccardo Buscemi.
Nella foto, da sinistra, Buscemi, Casciu, Filippeschi, Del Torto, Giani, Ghezzi, Mazzeo e Nardini.