Pisa – Da vecchi ruderi degradati a volano di rinascita: l’ex-Piaggio, nel quartiere di Porta a Mare, ora abbandonata, sarà recuperata. Grazie all’investimento delle società Dea Capital e Atlantic che demoliranno i vetusti capannoni industriali per realizzare uno studentato universitario con 800 camere (in media da 22 metri quadrati) che potrà essere usato anche come struttura turistico-ricettiva d’estate. L’area si trova a fianco della recuperata Corte Sanac, con un affascinante affaccio sul canale dei Navicelli, all’imbocco dell’Incile, il cui prospetto sarà riqualificato. Il tutto senza consumo di suolo, anzi, con una diminuzione dell’area impermeabilizzata: da 42mila metri quadrati si passa a 28mila metri quadrati di Sul (superficie utile lorda, che comprende sia il piano terra sia eventuali piani rialzati della nuova struttura), più un nuovo parco urbano (4. 000 mq), un centro voga per il palio di San Ranieri e per il Galeone Rosso delle Repubbliche Marinare (1.800 mq), una nuova piazza (5.500 mq), una nuova strada e 330 parcheggi a servizio della struttura, un bar-ristorante, una pista ciclabile collegata alla pista attuale che da un lato va verso il mare e dall’altro porta direttamente in centro. Nell’area saranno piantati 400 alberi, con essenze scelte da un accurato piano del verde che prevede: tigli, robinie, aceri, querce, cipressi, oleandri, salici. Il piano di recupero, con variante di destinazione rispetto al piano di recupero precedente (da residenziale, artigianale e commerciale a turistico-ricettivo), è stato approvato ieri, giovedì 15 marzo dal consiglio comunale.
Sempre ieri, il consiglio comunale ha approvato un altro passaggio importante per il quartiere di Porta a Mare: il progetto per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria a scomputo, inserite nel recupero dell’area ex-Vacis o ex-Galazzo. Grazie all’investimento dell’imprenditore Braccianti, i capannoni sull’Aurelia sono stati demoliti e al loro posto sorgerà un centro commerciale che porterà 250 posti di lavoro, anche in questo caso senza consumo di suolo ma con on notevole diminuzione dei volumi coperti (da 35mila a 15mila metri quadrati). Approvato anche lo schema di convenzione urbanistica che farà parte integrante della richiesta di permesso di costruire per il tratto di strada pubblica di collegamento tra via Aurelia e via del Gargalone, con pista ciclabile, e i sottoservizi (rete gas, elettrica, fognaria, idraulica, illuminazione). «Pisa, e Porta a Mare in particolare, hanno vissuto nei decenni passati una forte trasformazione con la diminuzione del settore manifatturiero e la crescita dei servizi e del terziario. Lo testimoniano alcune vecchie aree industriali dismesse: l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è sempre stato quello di promuoverne il recupero, a beneficio della riqualificazione dei quartieri in cui sono inserite – spiega l’assessore all’urbanistica Ylenia Zambito – adesso, così come è stato per Ville Urbane e per Corte Sanac, questa riconversione diventa realtà anche per l’ex-Vacis e per l’ex-Piaggio. Grazie ad importanti investimenti privati che confermano l’attrattività della nostra città»
«Dove c’erano ruderi inguardabili sorgerà una nuova città. Ne siamo orgogliosi. Sono scelte di rilancio, che dicono come Pisa sia appetibile per investimenti importanti – aggiunge il Sindaco Marco Filippeschi – questa capacità attrattiva ci distingue. Si tratta di segnali forti che si aggiungono a quelli d’inversione di tendenza positiva per l’industria della nautica. La presenza dell’Ikea si dimostra un volano decisivo. Così come il recupero della ex Saint-Gobain. Ricordo le opposizioni estremiste e ideologiche fatte a questi recuperi. Ancora oggi, come si è visto dai voti espressi in consiglio comunale, a destra e a sinistra ci sono forze allergiche ad uno sviluppo fondato su recupero e riuso, senza spreco di territorio. Nei prossimi giorni illustreremo fatti e statistiche che parlano chiaro». «L’investimento per dare alloggi agli studenti è strategico e consentirà di accentuare la capacità attrattiva della nostra Università, anche verso una maggiore internazionalizzazione. Per la ex-Vacis le previsioni commerciali non sono ripetitive, si integrano bene con il tessuto d’offerta della città e lo fanno crescere. Tutto ciò con un’impostazione urbanistica rigorosa, volta solo a fare interventi di ricucitura del tessuto urbano, a tutela del verde. Questa è la vera e importante discontinuità di cui si deve parlare – sottolinea Filippeschi – in un dibattito politico ancora molto povero d’idee nuove. Noi l’abbiamo realizzata davvero. La giunta e la maggioranza che ho guidato si è presa la responsabilità di portare avanti cambiamenti profondi, senza congelare la città e questo, in tempi di pesantissima crisi economica, ha fatto la differenza. Lo dicono i progettisti e gli imprenditori e noi siamo contenti di questi giudizi e di questi riconoscimenti».