Venerdì 3 marzo, alle ore 16, al Polo Carmignani in Piazza dei Cavalieri, Sou Fujimoto, uno tra i più noti architetti giapponesi contemporanei, terrà una conferenza sulla genesi del progetto architettonico. L’incontro fa parte del ciclo di lezioni di architettura “Genesis”, organizzato da studenti e professori del corso di laurea in Ingegneria edile Architettura dell’Università di Pisa: tra marzo e maggio, tre incontri con tre studi di architettura di fama internazionale indagheranno sul processo creativo che porta alla definizione del progetto in architettura. Dopo Fujimoto sarà la volta di Massimo Lepore e Simone Sfriso dello studio TAMassociati (21 aprile) e di Elisa Valero Ramos (12 maggio).
Sou Fujimoto (nella foto) si laurea in Architettura alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Tokyo nel 1994 e sei anni dopo fonda lo studio eponimo, Sou Fujimoto Architects, concentrandosi nei primi tempi su progetti di piccoli spazi. Pochi anni dopo sale già alla ribalta internazionale, quando si aggiudica per tre anni di fila il premio Architectural Review Awards, assegnato alle personalità emergenti nel mondo dell’architettura. Inizia inoltre l’attività didattica alle università di Tokyo, di Kyoto e di Minato (Keio University). Le sue opere si collocano in un contesto definito da lui stesso compreso tra «natura e artificio umano», come evidenziato nelle molte case giapponesi: l’House N (2008), dalla struttura concentrica a conchiglia; la Final Wooden House (2008), con enormi travi di legno che costituiscono muri, pavimenti e tetto; la casa trasparente NA (2010), dalle pareti in vetro e ispirata alla vita su un albero. La riflessione sull’integrazione tra elementi naturali e architettonici rimane centrale anche nei progetti fuori dal Giappone, tra i quali l’affascinante struttura a reticoli che richiama una nuvola, realizzata per la Serpentine Gallery di Londra (2013). Nel 2012 Fujimoto fa parte del team che viene premiato col Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale alla Mostra di Architettura di Venezia, con un padiglione che affronta in modo pratico e inventivo la progettazione di un nuovo centro per una regione devastata dallo tsunami del 2011.