Pisa, si intensifica l’azione di contrasto agli automobilisti indisciplinati, come quelli che parcheggiano in divieto di sosta o in doppia fila. E contemporaneamente aumenta la capacità di riscossione delle multe arretrate. Secondo i dati diffusi dal Sole 24 Ore (fonte Siope, Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici), Pisa (+29% di incasso nel primo semestre 2016 per un totale di 3,4 milioni di euro) è in controtendenza rispetto al resto d’Italia (-12%). L’analisi si riferisce a quanto i Comuni hanno incassato da gennaio a giugno sia per le multe dell’anno in corso sia grazie al recupero degli arretrati. Questo dato non è spiegabile solo dall’aumento del numero di sanzioni, che pure c’è stato (+16% nello stesso periodo di riferimento), ma anche «dall’aumentata capacità di riscossione grazie all’attività della Sepi che sempre di più è in grado di andare a recuperare le risorse delle multe non pagate garantendo così l’equità del trattamento – spiega l’assessore al bilancio del Comune di Pisa Andrea Serfogli – è invece fuorviante il calcolo delle sanzioni per numero di patentati residenti: Pisa è vissuta ogni giorno oltre i suoi 90mila residenti da pendolari, studenti e turisti. Infatti oltre l’80% delle multe è comminata a non pisani. Rifacendo il calcolo con le sole sanzioni prese dai pisani, Pisa scenderebbe dal 5° posto (58,5 euro in media) al 66° posto (10,5 euro in media)»
Come vengono reinvestiti i soldi delle multe: il 50% viene utilizzato per i miglioramenti della sicurezza stradale. In particolare per le manutenzioni (25% del totale), la segnaletica stradale (12,5%) e la Polizia Municipale (12,5%) con attenzione a progetti specifici per migliorare la sicurezza. Il restante 50% viene utilizzato dal Comune di Pisa per la spesa corrente e quindi contribuisce a finanziare servizi come asili, trasporti, pulizia, sociale.