Pisa, 8 marzo 2022. E’ stata inaugurata oggi, 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, la mostra fotografica itinerante “Sei bella da morire”, sulla violenza di genere. Sono 50 le opere, realizzate attraverso il contributo di 38 fotografe e fotografi appartenenti a tutto il territorio nazionale, che resteranno esposte fino al 12 marzo nell’atrio di Palazzo Gambacorti, con orario 9-19. Tra gli autori degli scatti in mostra anche la fotografa pisana Barbara Cerri che partecipa all’iniziativa presentando 3 opere.
L’appuntamento, organizzato dal Circolo Fotografico Il Gruppo in collaborazione con FIDAPA Pisa, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Pisa. All’inaugurazione erano presenti la vicesindaco con delega alle pari opportunità, Raffaella Bonsangue, il direttore artistico della mostra, Angelo Franceschi, Leonardo Siega del Circolo Fotografico Il Gruppo, Renata Bongiovanni di FIDAPA Pisa e Maria Cristina Germani delegata regionale di FIAF. La mostra, itinerante, era stata inaugurata il 14 gennaio scorso a Roma su iniziativa della Associazione Culturale Fotografica Ikonica di Roma. Dopo Pisa la prossima città ad ospitare la mostra sarà Palermo.
La mostra “Sei bella da morire” rientra tra le iniziative organizzate dal Comitato Cittadino per le Pari Opportunità del Comune di Pisa ed da altri enti ed associazioni cittadine per celebrare la Giornata internazionale della Donna. Un calendario di appuntamenti (https://www.comune.pisa.it/it/evento/marzo-delle-donne-0). che andrà avanti per tutto il mese di marzo.
La giornata odierna era iniziata alle ore 10 con la consegna alle dipendenti del Comune di Pisa di un mazzetto di mimose e di una spiga di grano, a cura dell’assessorato alle pari opportunità. «Mentre la mimosa, fiore giallo, vivace e allegro, anticipatore della solarità primaverile ha il significato della forza e della femminilità – dichiara la vicesindaco Raffaella Bonsangue – la spiga è il simbolo che meglio rappresenta quello che le donne sono e sanno essere: vita, amore, competenza, merito, speranza e futuro. Oggi le donne sono più presenti nel mondo del lavoro, nella cultura, nella scuola, nella politica: non solo l’8 marzo, ma ogni giorno devono essere consapevoli del proprio valore e devono avere il coraggio di conoscersi e apprezzarsi.
«Questa giornata particolare – prosegue Bonsangue – la voglio dedicare a tutte quelle donne che, in questo momento della nostra storia, sono costrette a fuggire, con i propri figli, dall’Ucraina, la propria Patria, dove hanno le proprie radici e dove pensavano di costruire un futuro. Tante immagini struggenti e storie drammatiche ci arrivano dai territori martoriati dalla guerra e dalla violenza. Tra i tanti volti femminili, mi è rimasto impresso quello della piccola Polina, con i suoi capelli biondi e mèches colorate di rosa, che non diventerà mai una donna perché è stata uccisa, insieme ai genitori ed al fratellino Semyon, da una bomba. Diamo voce, forza e sostegno a tutte le donne, madri, mogli, figlie, sorelle che, loro malgrado, in silenzio, si trovano ad essere vittime della malvagità umana, rappresentando il volto del coraggio e dell’amore incondizionato che protegge, con ogni forza e oltre ogni limite, la vita per sé, i propri figli e i propri cari. Con orgoglio, ragione, sentimento e senza pregiudizio, per i diritti delle Donne. Il nostro 8 marzo, giornata di impegno comune, è dedicato a tutte loro».