Pisa, mercoledì 26 febbraio 2020 – Utilizzare le risorse della tassa di soggiorno per abbattere la tassazione locale e istituire un tavolo di crisi per per sostenere le imprese della filiera turistico-ricettiva della città. E’ quanto scrivono in una lettera indirizzata al sindaco Michele Conti, la presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini e il presidente di Federalberghi Pisa Andrea Romanelli: “L’esplosione dell’emergenza Coronavirus di queste ultime ore, legata ad una sovraesposizione mediatica che alimenta una psicosi collettiva ed evidenzia l’Italia come terzo paese al mondo per numero di infetti, sta comportando per hotel e strutture ricettive del nostro territorio un impatto che senza esagerazione possiamo definire devastante”.
Non si contano le disdette che giungono agli hotel in queste ore, per non parlare delle prenotazioni che non arriveranno nelle prossime settimane. “Ogni programmazione economico finanziaria è saltata, la stagione è già adesso irrimediabilmente compromessa, e gli imprenditori si trovano a dover gestire una situazione drammatica che scivola di ora in ora verso il blocco totale del flusso turistico e la cancellazione degli eventi” – aggiungono Grassini e Romanelli, che al contempo sottolineano come le rispettive Federazioni regionali di Confcommercio e Federalberghi abbiano proposto espressamente alla Regione Toscana la proclamazione dello stato di calamità.
Gli operatori del settore chiedono al sindaco Conti: “Per salvaguardare imprese e lavoratori del turismo chiediamo al sindaco un intervento diretto finalizzato alla sospensione delle tasse Imu, Tasi e Tari, impiegando per tale scopo i proventi della tassa di soggiorno. Inoltre, considerando la gravità della situazione, proponiamo l’apertura di un tavolo di crisi dedicato al turismo, per coordinare interventi e azioni efficaci a fronteggiare questa emergenza”.