Pisa, lunedì 5 novembre 2018 – “Più sicurezza e riqualificazione della stazione è quello che chiediamo da oltre 10 anni – dice Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa condividendo il progetto della nuova amministrazione di rilanciare il quartiere della stazione – sicurezza, decoro, pulizia, illuminazione, non possiamo che essere d’accordo con questo impegno prioritario dell’amministrazione comunale. All’epoca fummo noi a bloccare il folle progetto di costruzione dei sottopassi che, lungi dal migliorare la situazione, sarebbero diventati ulteriori ricettacoli di spaccio e delinquenza. E molte sono state le iniziative di denuncia e sensibilizzazione da noi direttamente organizzate presso la principale porta di accesso della nostra città. Se alle parole e all’impegno pubblico dell’amministrazione comunale e dei suoi principali esponenti corrisponderanno i fatti concreti, insieme ai commercianti della zona ne saremmo ben felici e siamo a disposizione per dare il nostro contributo concreto”.
Il direttore di ConfcommercioPisa coglie l’occasione per spezzare una lancia in favore del mercatino oggi presente in entrambe le gallerie Gramsci: “Lo abbiamo sempre sostenuto: l’obiettivo di questo mercatino non era tanto commerciale quanto di puro presidio del territorio. Se qualcuno lo trasforma in un problema sbaglia completamente segno. Di fronte al nulla più assoluto, occupare fisicamente quegli spazi e quelle gallerie per alzare il controllo sociale e ridurre i margini di movimento di spacciatori, sbandati e delinquenti vari era comunque fare qualcosa di utile alla città e di questo ringraziamo gli organizzatori. E’ tuttavia chiaro che, se come viene promesso, la stazione tornerà ad essere una zona sicura e riqualificata, la presenza del mercatino non potrà che essere radicalmente rivista. Su questo non ci sono pregiudiziali di sorta. Quello che però non deve in alcun modo accadere è il fatto di togliere il mercatino e lasciare le gallerie Gramsci di nuovo in balia del degrado. Sarebbe un errore imperdonabile”.