Pisa, giovedì 27 settembre 2018 – Su iniziativa dell’assessore alla Cultura Andrea Buscemi nei prossimi giorni in piazza XX Settembre davanti le Logge di Banchi troverà dimora per due mesi una grande statua dell’artista di origini costaricane Jimènez Deredia dal titolo Pareja – La Donna e la Vita mentre nell’atrio del municipio verrà trasferito il busto ottocentesco dedicato a Rosalìe Montmasson, eroina risorgimentale che fu l’unica donna a partecipare alla spedizione dei Mille. Deredia è considerato uno degli scultori viventi più interessanti del panorama internazionale. Le sue opere sono state collocate in tutto il mondo, e in luoghi suggestivi e ricchi di fascino. In Italia, le sue grandi statue hanno trovato spazio in mostre monumentali presso il Tempio di Segesta, il cortile della Galleria degli Uffizi di Firenze, la Passeggiata Archeologica di Roma, il centro storico di Lucca, la Vecchia Pescheria di Trapani, in un percorso espositivo che all’estero ha attraversato anche luoghi simbolici di grandi città come Città del Messico, Valencia o Miami.
Le sue enormi sculture (quella che verrà collocata a Pisa misura 3 metri di larghezza per 2) irrompono nei palcoscenici delle città attirando lo stupore di turisti e curiosi: le forme circolari e ovali presenti nell’opera dell’artista accompagnano lo spettatore in un percorso fluido ed armonico, inserito all’interno del tessuto urbano. Con Pareja, la Donna e la Vita l ‘artista offre la sua visione della donna attraverso una sorta di “genesi” che narra il nostro tempo e lo spazio con due figure simboliche destinate a perennemente ricordarci che la donna è la grande portatrice di vita per il mondo, colei dalla quale tutto nasce e si muove.
Oltre alla grande opera di Deredia, nei prossimi giorni l’universo femminile sarà omaggiato col trasferimento del busto marmoreo realizzato dallo scultore Salvatore Grita dedicato a un’importante eroina risorgimentale, dai magazzini di Palazzo Pretorio all’atrio di Palazzo Gambacorti (dove già alloggia la celebre carrozza che appartenne a Giuseppe Garibaldi ospite a Pisa dopo essere stato ferito ad Aspromonte): Rosalìe Montmasson, l’unica donna che si imbarcò alla volta della Sicilia al seguito dell’Eroe dei Due Mondi, travestita da fuciliere.
Donna di grande coraggio e di assoluta fedeltà agli ideali repubblicani, ella non esitò, durante la spedizione dei Mille, a curare i feriti, a difendere anche con le armi i suoi compagni, a scontrarsi vis-à-vis coi Borboni. Una grande donna che merita di essere ricordata (in occasione del collocamento della statua verrà anche presentato il romanzo “La ragazza di Marsiglia” di Maria Attanasio che ne racconta la vita straordinaria), sottraendo dall’oblìo l’opera d’arte che maggiormente la omaggia (il gesso del busto è da sempre meglio conservato nel Museo di Caltagirone, mentre sinora la pregevole versione in marmo “pisana” è stata non solo sottovalutata ma addirittura accantonata ed emarginata in luoghi non idonei). L’opera di Grita mostra un mestiere sofisticato e uno straordinario controllo classicista della forma, molto ben legato alle istanze del realismo (e che guarda anche alla scultura toscana quattrocentesca). Lo scultore siciliano fu sempre fedele all’ideale di un’arte destinata all’educazione civile della nazione.
La collocazione delle due opere, così differenti fra loro, pur guardanti entrambe l’universo femminile, anche se da diverse epoche e angolazioni, segna anche l’inizio di quel percorso di ritorno all’arricchimento artistico e ornamentale della città prospettato dall’Assessorato alla Cultura. Alla conferenza stampa, oltre all’assessore Buscemi, hanno partecipato le assessore Giovanna Bonanno e Gianna Gambaccini, a testimoniare il loro entusiasmo e supporto per un’iniziativa così ricca di significati simbolici per il mondo femminile e per l’arte. “Esprimo la mia soddisfazione – ha dichiarato l’assessore Bonanno – per l’iniziativa dell’assessore Buscemi che arricchisce la piazza davanti al Comune e l’atrio di Palazzo Gambacorti di due testimonianze artistiche importanti, una per il valore artistico dell’opera e l’altra per quello storico, rivolte entrambe alla valorizzazione della figura femminile”.
“Rosalìe Montmasson, donna eroica che partecipò in prima persona al Risorgimento – spiega l’assessore Gambaccini – rappresenta una figura di riferimento ideale per tutte le donne: un esempio di donna coraggiosa, che può rappresentare un importante simbolo di forza femminile, dal valore ancora molto contemporaneo”.